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Turismo: Astoi, senza modifiche a dl imprese al collasso

"Siamo arrabbiati, preoccupati e delusi per il decreto Rilancio su cui avevamo risposto tante speranze e e che invece contiene ben poche cose per il nostro settore. Avevano chiesto misure specifiche per il turismo che ha delle specificità e vale più del 13% del pil ma purtroppo su questo tanta propaganda e pochi fatti a sostegno di tante imprese che collasseranno. Il bonus vacanze in realtà alle imprese di sostegno ne dà poco o niente mentre avevamo chiesto un fondo per le imprese. Quello che è stato stanziato per il turismo organizzato, 25 milioni, è francamente ridicolo rispetto al danno di agenzie viaggio e tour operator che nella più rosea delle previsioni sarà almeno di 8 miliardi di euro di fatturato perso (ma potremmo arrivare quasi al doppio). Bisogna portare questo fondo ad almeno 750 milioni di euro, eventualmente recuperando la copertura finanziaria dalla riduzione di una parte di quanto attualmente stanziato per il Tax Credit vacanze, ovvero 2,4 miliardi di euro. Basta pensare che la Francia ha stanziato 18 miliardi per il turismo! ". Il consigliere Pier Ezhaya non nasconde l'amarezza e la preoccupazione di tutti gli associati Astoi Confindustria, che riunisce il 90% dei tour operator italiani. Che aggiunge: "Ci fa rabbia, perché non si capisce il nostro lavoro, non si sono ascoltati i nostri suggerimenti, tanti incontri fatti che poi hanno portato a far sì che facessero di testa loro. Capiamo che il turismo è un mondo molto variegato (hotel, balneari, agenzie viaggi, tour operator etc) ma qui ci lamentiamo tutti".

L'altra richiesta di Astoi è quella che riguarda il prolungamento degli ammortizzatori sociali fino a dicembre. "Altrimenti cosa faranno le imprese - dice Ezhaya - che hanno i ricavi prossimi allo zero?". L'Astoi chiede anche che sia eliminato il limite di 5 milioni di euro relativo al credito di imposta per gli affitti anche per il settore del turismo organizzato e degli eventi, così come già previsto per le strutture alberghiere. Sul bonus vacanze Ezhaya ribadisce che la filiera del turismo organizzato beneficerà in modo marginale di questo stimolo e quindi chiede che che se ne usi una parte per il Fondo specifico creato per il turismo organizzato e poi se ne consenta l’utilizzo anche per l’acquisto di pacchetti turistici e servizi turistici collegati.

"Se non interverranno - aggiunge - prevediamo un collasso davvero a breve, già il 18 maggio la metà delle agenzie non ha riaperto perché a fronte di ricavi zero ha preferito non affrontare gli ingenti costi di gestione, sanificazione etc etc. C'è una situazione molto negativa: la normativa è ancora avvolta nella nebbia, tutte le regioni procedono per conto loro e hanno fatto le loro norme (un vero Sudoku per gli operatori!), sugli aeroplani c'è ancora la regola del posto vuoto. Insomma siamo in una situazione in cui non ci si rende conto che per far partire il turismo ad agosto bisognerebbe avere norme certe e tutto pronto oggi e non il 31 luglio. I Paesi stranieri si stanno muovendo molto meglio, l'Egitto ha già emanato tutte le direttive della fase 2 e della fase 3, la Grecia si sta attrezzando e aprirà gli aeroporti il 15 giugno".

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