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Magazzino commissiona opere di artisti italiani a New York

NEW YORK - Con il mondo dell'arte sempre più in crisi a causa della pandemia Covid-19, un museo-fondazione dedicato all'arte italiana contemporanea scende in campo: Magazzino for Italian Art di Cold Springs, nella Valle dell'Hudson, a un'oretta di treno da New York, ha invitato otto artisti italiani residenti nella Grande Mela a creare ciascuno una nuova opera mentre sono costretti a casa.

"Il progetto Homemade, fatto in casa, è appena partito e per noi è molto importante, perché mira a creare qualcosa di nuovo invitando allo stesso tempo il pubblico a seguire il processo creativo sul sito della fondazione", ha detto all'ANSA Vittorio Calabresi, il direttore del museo nato sulla vasta raccolta di Arte Povera dei collezionisti Nancy Olnick e Giorgio Spanu e diventato negli ultimi tre anni uno dei player della scena culturale newyorchese. L'idea è di sostenere, in questo momento difficile, artisti di talento che in molti casi hanno perso o non hanno più accesso al loro studio.

Alessandro Teoldi, Andrea Mastrovito, Beatrice Scaccia, Danilo Correale, Davide Balliano, Francesco Simeti, Luisa Rabbia e Maria Domenica Rapicavoli rappresentano un vasto spettro generazionale e creativo, dall'arte concettuale alla fotografia, dal video al tessuto, oltre a pittura e scultura. Tutti hanno esposto nei maggiori musei e gallerie di Europa e Nord America, tutti lavorano a New York e tutti sono sotto lockdown: impiegheranno dunque i materiali a disposizione nelle loro abitazioni, a volte diversi da quelli su cui sono abituati a lavorare. Le opere, anche come work in progress, saranno presentate fino a maggio sulle piattaforme digitali di Magazzino.

L'iniziativa fa parte di Magazzino Da Casa, una nuova piattaforma digitale lanciata a metà marzo, all'indomani della chiusura al pubblico dei musei newyorchesi, in risposta alla necessità di adottare un approccio etico e solidale rispetto al dilagare della pandemia. Rientrano nel progetto, tra l'altro, una serie di playlist curate da membri del team, artisti, curatori, musicisti, leader locali e collaboratori, tra cui la Olnick e Spanu. Ogni playlist è accompagnata da un breve testo che ne descrive la scelta ed è associata ad un'opera installata a Magazzino Italian Art.

"Siamo orgogliosi di aprire le porte virtuali di Magazzino", spiega Calabrese. "Le nostre gallerie sono chiuse, ma intendiamo approfittare di questo momento e considerarlo come un'occasione per riunire le persone attraverso l'interesse e l'amore che condividiamo per l'arte italiana. Perché il senso di comunità e lo spirito di collaborazione sono alla base di ciò che facciamo a Magazzino". 

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