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I tour operator delle isole, pronti per spiagge sicure

PALERMO -  "Siamo pronti a ripartire in tutta sicurezza perché abbiamo già pensato a una serie di misure a garanzia della salute dei viaggiatori. Marcello Mangia, presidente di Aeroviaggi, primo tour operator in Sicilia e Sardegna, secondo gruppo alberghiero nel settore villaggi vacanza in Italia e quinto per fatturato in Italia, si sta già attrezzando per la "fase 2" in cui sarà possibile riaprire.

"Nel momento in cui si dovesse sbloccare la situazione legata all'emergenza, dal punto di vista operativo abbiamo già messo a punto un sistema che garantisce le distanze di sicurezza all'interno dei nostri villaggi - spiega Marcello Mangia all'ANSA - nei ristoranti ci sarà un turno gestito tramite una app, il personale sarà dotato di mascherine e guanti. Ed ancora, ci saranno spettacoli diversi da parte del servizio di animazione per evitare affollamenti, così come saranno rispettate le distanze di sicurezza per i servizi balneari, con sdraio ed ombrelloni ben distanziati. Saranno potenziati anche i servizi di pulizia e igienizzazione di tutte le nostre strutture alberghiere ".

Aeroviaggi ha voluto tutelare i suoi clienti anche dal rischio di annullamento della vacanza a causa dell'emergenza coronavirus, mettendoli nelle condizioni di decidere fino all'ultimo se partire o meno dopo aver prenotato. "Abbiamo lanciato una campagna - dice il presidente - sia per gli agenti di viaggio che per i turisti: zero penali per coloro che prenotano una vacanza entro il prossimo 30 aprile, nel periodo fino al 9 luglio e dopo il 4 settembre. Non c'è nulla da temere fino al giorno del viaggio - aggiunge Mangia - è una forma di garanzia totale che offriamo per esprimere il massimo sforzo nei confronti di tutta la clientela che potrà prenotare in tutta sicurezza e senza il rischio di sorprese".

Tante iniziative per fronteggiare una crisi economica senza precedenti che ha investito in particolare il settore turistico. "Per marzo, aprile e maggio il nostro calo di fatturato è del 100% - ammette Mangia - mentre su base annua, se la situazione si dovesse sbloccare, come tutti ci auguriamo, prevediamo perdite attorno al 35%. Abbiamo per fortuna un'azienda solida e in questo momento il nostro personale fisso lavora in 'smart working' senza alcuna decurtazione di stipendio. Ovviamente, confidiamo nel fatto che il turismo possa ripartire al più presto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e stiamo già adeguando le nostre strutture a tutte le misure di sicurezza".
    Aeroviaggi ha 14 villaggi tra Sicilia e Sardegna, 9 mila posti letto e un fatturato che prima della crisi aveva toccato gli 88 milioni di euro. E proprio in questi giorni, in uno dei momenti più difficili nella storia dell'azienda fondata nel 1973 da Antonio Mangia, il figlio Marcello che dopo la morte del padre ha assunto la guida della società insieme ai fratelli, ha voluto fare donazioni a tutti i comuni nel cui territorio insistono i suoi villaggi. Un gesto concreto di solidarietà per non lasciare indietro nessuno e guardare al futuro.

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