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I 100 anni di Garbatella, studenti al lavoro per la memoria

Garbatella festeggia 100 anni. Il 18 febbraio 1920, come testimonia anche la targa che commemora quel giorno a piazza Brin, il re Vittorio Emanuele III posò la prima pietra dello storico quartiere popolare romano. Una ricorrenza che viene festeggiata, in questi giorni, con moltissime iniziative, mostre e visite guidate nei lotti storici. Tra le altre l'iniziativa del Dipartimento di Architettura di Roma Tre che ha coinvolto 100 studenti nel recupero della memoria storica e sociale della 'borgata giardino'.

Fondato con l'obiettivo di rispondere in tempi brevi alla pressante domanda di alloggi, il quartiere fu realizzato sui Colli di San Paolo e venne concepito come un innovativo intervento di sperimentazione architettonica e sociale. Un gruppo di giovani architetti vicini a Gustavo Giovannoni (tra cui Innocenzo Sabbatini, Plinio Marconi, Camillo Palmerini, Giovan Battista Trotta e Giuseppe Nicolosi), guidato da Innocenzo Costantini, allora direttore generale e presidente del Servizio Tecnico dell'Istituto case popolari, costruì in pochi anni un quartiere che ancora oggi è espressione di una straordinaria qualità architettonica e urbana. Il tessuto edilizio, ispirato alle teorie inglesi delle garden city, fu integrato alla naturale orografia del terreno, i cortili dei lotti vennero concepiti come spazi di aggregazione sociale e le soluzioni adottate per gli alloggi furono declinate in molteplici varianti compositive. Il disegno dei prospetti fu concepito come combinazione di apparati decorativi della più varia derivazione stilistica che portò alla creazione di uno stile, definito poi dalla critica 'barocchetto'.

Il quartiere è in questi giorni al centro di iniziative. Tra le altre una mostra realizzata a partire dal lavoro di 100 studenti del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, coordinati dalle docenti Francesca Romana Stabile, Elisabetta Pallottino, Paola Porretta e dall’artista Pietro Ruffo, dal titolo 'Garbatella 20/20 - La città e la memoria'. La mostra, che si apre il 21 febbraio, allo spazio Moby Dick, racconta il progetto del Dipartimento di Architettura, che è stato documentato anche in un video di Emiliano Martina e raccolto nei Quaderni di Garbatella 20/20, due mappe generali e un tappeto urbano, concepito come sintesi grafica della planimetria dei 44 lotti e di una lettura astratta degli elementi vegetali dei cortili. I giovani hanno realizzato 44 interviste agli abitanti del quartiere ed è stato immaginato un itinerario con le tappe più significative della storia urbana e architettonica del quartiere che nel weekend saranno al centro di visite guidate.

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