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Da luna miele a lavoro, quando le emergenze (non) cambiano i viaggi

 Per il viaggio di nozze neppure il coronavirus potrebbe far cambiare idea ai futuri sposi. "Se una coppia sogna da una vita una certa luna di miele non ci rinuncia facilmente", dice Diego Luccarelli, personal travel agent.
    Piuttosto rinvia la data del matrimonio. L'emergenza sanitaria provocata dal virus dilagato dalla Cina sta modificando, sperano tutti solo temporaneamente, il mondo dei viaggi e delle vacanze, come è emerso dal primo test sul settore, da quando è scoppiato l'allarme, la Borsa Internazionale del Turismo (FieraMilanoCity, 9/11 febbraio).
    "Per fortuna i viaggi di nozze si organizzano anche un anno prima - dice Luccarelli, ufficio prenotazioni della Musement, società fondata da 4 giovani imprenditori, evolvendo la figura dell'agente di viaggio e lavorando soprattutto via web - Quindi resta tutto il tempo per decidere". Se la luna di miele però era già imminente, ecco una ripresa di mete come Egitto, Oman, Algeria, Dubai.
    Penalizzati invece i viaggi di affari. "Ci sono chiaramente degli alert sul business: non è tanto il cliente finale, che adesso si spaventa ma tra un mese riparte - dice Isabella Maggi del Gruppo Gattinoni network operante da quasi 40 anni - ma sono proprio le aziende che in questo momento hanno una policy 'per un mese niente trasferte'".
    "Abbiamo come clienti grosse aziende che per 6 mesi hanno completamente bloccato i viaggi in Cina - conferma Liliana Dornetti, responsabile di Pronto Visto, agenzia di pratiche consolari, visti turistici e di affari con sede a Roma - In generale però c'e' un rallentamento, temiamo ci vorranno mesi prima che tutto riprenda normalmente, rispetto al mercato asiatico poi, per agenzie come la mia, è una grossa batosta, perché rappresenta il 40-45% del nostro lavoro". Per quanto riguarda le vacanze, chi deve partire cambia semplicemente destinazione. Da Astoi, l'associazione dei tour operator, confermano che il viaggiatore si sta orientando verso Nord e Sud America, Africa e ovviamente Europa, evitando per il momento i paesi asiatici. Mete comunque che potrebbero ridiventare interessanti grazie a un riallineamento dei prezzi e a particolari promozioni. Così come non si lascia scoraggiare chi ama le crociere (tutte le compagnie hanno preso immediatamente ogni precauzione dovendo fare i conti con casi come quello della nave Diamond Princess bloccata da giorni al largo di Yokohama per l'infezione a bordo) e cerca alternative. "C'e' stato un grande interesse quest'anno per noi - ha ammesso Mattia Mattivi, market manager della compagnia Australis, che organizza spedizioni in luoghi come la Terra del Fuoco, lo Stretto di Magellano, Capo Horn - Poi noi abbiamo rotte diverse e soprattutto imbarcazioni da 200, al massimo 300 persone".
    Soddisfatti quindi i 1100 espositori presenti in Bit, che in 3 giorni ha registrato un flusso di 40.000 visitatori, in linea con gli anni scorsi, confermandosi 'come indicatore dello stato di salute e dei nuovi trend del settore'. Quelli più gettonati restano enogastronomia, turismo culturale, terme e benessere ed ecoturismo. L'appuntamento con la prossima edizione di BitMilano è a Fieramilanocity dal 7 al 9 febbraio 2021. 
   

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