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Gli 'ambasciatori digitali' raccontano l'Abruzzo

(ANSA) - PESCARA, 12 FEB - Una passeggiata con le 'ciaspole', la 'Transumanza in un dessert', un percorso 'alla scoperta del Morrone': sono alcuni dei racconti apparsi su abruzzoturismo.it, quelli attraverso i quali gli 'ambasciatori digitali' descrivono con entusiasmo le loro esperienze di viaggio. Gli 'smart ambassador' sono 93 viaggiatori amanti dell'Abruzzo che il Dipartimento Turismo Cultura e Paesaggio della Regione ha selezionato l'estate scorsa fra 230 candidati.
    Fra loro ci sono ingegneri, chef, infermieri, geologi, commercialisti, litografi, controllori di treno, che nel tempo libero animano blog o canali social. I dettagli di questo interessante laboratorio di 'innovazione e riscrittura' sono stati illustrati oggi in uno degli 'slot' del BTO di Firenze, 'evento-conference' con appuntamenti dedicati all'innovazione digitale nel turismo, in programma fino a domani alla Stazione Leopolda.
    All'inizio dell'autunno, poi dell'inverno, gli 'smart ambassador' sono stati invitati a presentare, con parole, foto, video e l'hashtag #abruzzosmartambassador, una località o un simbolo della regione. I racconti più suggestivi sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento; c'è già il vincitore del 'challenge' d'autunno, 'Majella, la Valle Arcobaleno', fra i 59 inviati, è il 'racconto del mese'. E fino al 15 marzo c'è tempo per partecipare al 'challenge' d'inverno.
    L'Abruzzo è una delle prime regioni ad avviare l'iniziativa degli 'smart ambassador', che trae spunto dal Piano strategico nazionale del Turismo e nasce, nell'ambito della campagna di marketing digitale, con l'intento di coinvolgere 'dal basso' professionalità e passioni di racconto delle bellezze del territorio. I contenuti realizzati per i 'challenge' vengono, infatti, rilanciati sui social media usando un hashtag tematico e l'autore del racconto migliore per ogni 'challenge' può vincere un'esperienza 'smart' in Abruzzo - ciaspolata, escursione su due ruote, giro in canoa, degustazione - o un momento di formazione ad hoc.
    Ed ecco che su abruzzoturismo.it ci si può imbattere nella proposta gastronomica di Jones Bargoni, classe 1995, formatosi all'Istituto Alberghiero dell'Aquila. "Un dessert ispirato al ricordo della transumanza - spiega - il percorso che i nostri pastori svolgevano dagli Abruzzi fino a giungere al Tavoliere delle Puglie. Ho provato a immaginare la vita dei pastori che percorrevano i tratturi e mi sono posto il problema del loro sostentamento alimentare". Il suo menu, degno di non rimanere solo online, prevede Crumble di Cantucci alle Mandorle, Crema Pasticcera alla Lavanda, Erbe Aromatiche di montagna, Ricotta di Pecora emulsionata con Miele e Olio Evo, Frutti di Bosco e Riduzione al Montepulciano.
    C'è poi Giulio Mattiozzi, classe 1982, informatore medico scientifico, autore del divertente 'Ciaspolando': "Neve fresca = ciaspole (o racchette da neve). Almeno per chi, come me, non ha mai imparato a sciare. Meno rischioso, meno costoso, ma ugualmente appagante. Ricordiamoci anche che camminare con le ciaspole è un'attività ad alto dispendio energetico, ancor più che sciare, permettendoci così di unire l'utile al dilettevole".
    Partendo da queste premesse, Giulio suggerisce l'itinerario "dall'Hotel Mammarosa alla Madonnina del Blockhaus, circa 12 km andata e ritorno con un dislivello di appena 400 m. Il percorso è semplice, adatto a tutti, specie se si segue la strada (vivamente consigliato quando la visibilità è scarsa). Lungo il tragitto, a 1888 metri sulla cresta della Majelletta, si incontra il Rifugio Bruno Pomilio".
    L'autore del racconto vincitore del 'challenge' d'autunno è Roberto Rinaldi, che si presenta come "geologo appassionato di viaggi e fotografia. Travel Blogger & Content Creator free-lance, viaggiatore seriale zaino in spalla, testa fra le nuvole, ma piedi sempre a terra". Questo l'incipit di "Majella, la Valle Arcobaleno": "E' un giovedì di metà novembre e, come ogni anno, accompagno i miei ragazzi della Facoltà di Geologia dell'Università di Chieti in un'uscita in montagna per studiare un affioramento roccioso sul massiccio della Majella. Nonostante le previsioni meteo incerte, il tempo decide di essere dalla nostra parte e alle 9 siamo già nel minuscolo centro abitato di Decontra di Caramanico, piccola frazione di Caramanico Terme E' proprio da questo piccolo centro che ci incamminiamo verso est, addentrandoci dentro la Valle dell'Orfento, per raggiungere il punto esatto in cui i ragazzi dovrebbero svolgere lo studio delle formazioni rocciose". (ANSA).
   

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