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A Livorno sulle tracce di Modigliani

LIVORNO - Il 24 gennaio di cent'anni fa moriva in un ospedale di Parigi Amedeo Clemente Modigliani, il pittore dei ritratti femminili dai colli affusolati, nato 36 anni prima a Livorno. Per celebrare il suo più illustre cittadino la città toscana ha organizzato mostre, convegni, eventi e tour guidati sui luoghi cari all'artista che con Livorno ha sempre avuto un rapporto burrascoso, teso, spesso conflittuale. A 22 anni, malato di tisi e deluso dagli amici che con la schiettezza tipica del carattere toscano si burlavano del suo estro artistico, Modigliani emigrò in Francia. Qui, nei quartieri di Montmartre e Montparnasse di Parigi, condusse una vita sregolata ma si sentì libero di esprimere la propria arte.
    In quest'anno di celebrazioni la città di Livorno ha deciso di omaggiarlo con numerose iniziative per recuperare il legame con il pittore e anche per riscattarsi dalla celebre burla del 1984 con il ritrovamento di tre teste falsamente attribuite all'artista. L'evento clou delle celebrazioni è al museo della Città nello storico quartiere Venezia: qui fino al 16 febbraio è allestita la mostra "Modigliani e l'avventura di Montparnasse.
    Capolavori delle collezioni Netter e Alexandre". Si tratta di 14 dipinti e 12 disegni di Modigliani, appartenuti ai collezionisti Paul Alexandre e Jonas Netter, che raccontano gli anni parigini di Modì, come era chiamato dagli amici artisti francesi. Info: www.mostramodigliani.livorno.it "Modigliani ebreo livornese: storia familiare e formazione di un genio" è il titolo del convegno in programma il 22 e il 23 gennaio al Museo provinciale di storia naturale, che studia la formazione del pittore nei primi 15 anni della sua esistenza, puntando l'attenzione sull'ambiente che lo plasmò, in particolare sull'influsso del teologo livornese Elia Benamozegh sulla sua vita artistica. Il convegno, gratuito e aperto a tutti, si conclude con visite guidate ai luoghi di Modigliani.
    Sempre nell'ambito delle celebrazioni sono stati creati due grandi murales: "Quando manca l'aria" nel quartiere Pontino, opera del siciliano Salvo Ligama, che racconta l'amore tra Dedo, il nome con cui i familiari chiamavano Modigliani, e la moglie Jeanne Hébuterne; e l'affresco "L'âme de Montparnasse", realizzato dal parigino Arnaud Liard in via Roma, a pochi passi dalla casa natale dell'artista.
    Gli appuntamenti celebrativi sono un doveroso omaggio al pittore ma anche un'interessante occasione per riscoprire Livorno, che si è candidata a capitale italiana della cultura per il 2021.
    Per passeggiare in città sui luoghi dell'artista è stata creata un'app, scaricabile dal sito https://livorno.modigliani.app che consente di visitare i luoghi più significativi di Modigliani.
    Sulla mappa sono visibili solo quelli principali, consentendo così di scoprirne altri mentre si passeggia in città. Ogni luogo segreto che verrà scoperto racconterà qualcosa in più sull'artista.
    Per i meno tecnologici il comune ha diverse proposte che uniscono la visita alla mostra su Modigliani con il soggiorno in albergo, una cena in un caratteristico locale livornese e una passeggiata guidata a scelta tra varie opzioni. Tra queste si possono scegliere la visita guidata alla Fortezza Vecchia al porto, al museo Fattori, all'acquario, al Museo di storia naturale e del Mediterraneo, nel Mercato centrale e nel quartiere Venezia, la zona più suggestiva della città con numerosi localini e bar. C'è anche la possibilità di fare un giro in autobus per le strade e i monumenti principali della città o di salire su un battello e, se il tempo lo permette, di fare un tour lungo gli antichi canali e ammirare da una prospettiva emozionante gli eleganti palazzi, i rioni più pittoreschi, le chiese e le antiche fortezze, i ponti e le cantine che si aprono a pelo d'acqua, testimonianza di un'antica e importante tradizione commerciale e portuale della città.
    Sosta obbligatoria è la cantina del Palio Marinaro, santuario del mare: è un'ampia struttura sostenuta da pilastri con volte a crociera, dove sono raccolte testimonianze delle tradizioni remiere livornesi e vecchi cimeli, e un ampio scivolo per far scendere le barche in mare. Merita una sosta anche il Porto Mediceo, sviluppatosi nel corso del XVI secolo sull'insenatura naturale dove nacque il primo borgo di Livorno, che racchiude preziose testimonianze antiche come il faro, le darsene e il molo mediceo. Infine si passa accanto a un altro monumento storico: la Fortezza vecchia, elegante edificio con diverse sovrapposizioni architettoniche che raccolgono il torrione cilindrico, noto come Mastio di Matilde di fine XIII secolo, la torre quadrata di fine XII secolo e la quadratura dei Pisani del XIV secolo.
    Infine c'è l'itinerario guidato "Sui passi di Modigliani", un percorso urbano segnalato da 90 piastrelle in bronzo che accompagnano nei luoghi del pittore: dalla Sinagoga al mercato centrale, dal liceo classico Niccolini Guerrazzi alla casa natale in via Roma 38 - dove sono esposte numerose opere del maestro - e a piazza Cavour, dove si trova il celebre Caffè Bardi, ritrovo di artisti, esuli politici e filosofi ai tempi del giovane Modigliani. E' un tracciato che può essere fatto da soli o con una guida ma che comunque consente di fare deviazioni, soste e approfondimenti; le piastrelle, facilmente individuabili per la presenza di una "M", rendono omaggio al pittore e ai suoi luoghi. Si parte dalla piazza del Municipio seguendo le piastrelle di Modigliani che ci portano ad attraversare le strade del centro, a entrare nelle chiese, a passeggiare in via della Coroncina dove è nato Giovanni Fattori, capostipite dei Macchiaioli e maestro del pittore Guglielmo Micheli, primo insegnante di disegno del giovane Modigliani.
    Per organizzare le passeggiate a tema: www.comune.livorno.it (ANSA).
   

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