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100 case 100 idee, host in campo in primarie ospitalità

(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Più di 2000 iscritti e 100 tavoli di confronto in altrettante località. Tutti insieme per scrivere il 'programma' del turismo in casa e proporre un patto per la sostenibilità alla politica. Dicendo sì al codice identificativo unico anti-abusivi e chiedendo meno burocrazia. Sono i primi risultati di 100 case 100 idee, il primo grande evento partecipativo diffuso che da Milano a Roma, passando per borghi e provincie, ha riunito oggi il popolo degli degli host di Airbnb. Una sorta di "primarie dell'ospitalità", per fare il punto del settore rivendicando il proprio diritto alla rappresentanza e a diventare un interlocutore stabile di governo e amministrazioni pubbliche. "Un evento partecipativo grande e diffuso come questo non credo si sia mai visto nel nostro Paese - dice Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia - Solo in Italia, negli ultimi 3 anni i pernottamenti di turisti internazionali sono cresciuti di 24 milioni: se è stato possibile sostenere questa crescita, è anche grazie al turismo in casa. In questo contesto, gli host sono coinvolti in prima persona come ambasciatori del territorio, e oggi si impegnano per portare un messaggio fatto di proposte per tracciare la rotta verso un futuro dell'ospitalità più sostenibile e più responsabile". Con 200 mila host registrati, 450mila annunci e 11 milioni i viaggiatori che negli ultlimi 12 mesi da tutto il mondo hanno soggiornato in Italia con Airbnb (+19%), sul tavolo di 100 case 100 idee oggi sono arrivati temi come rispetto dell'ambiente, pagamenti digitali e il "si" all'adozione di un codice identificativo unico per la ricettività, unito però a semplificazioni burocratiche. Il programma frutto dei lavori della giornata diventerà ora la base per un Manifesto per il Governo e proposte concrete per le singole città. (ANSA).
   

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