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La Cuba magica di Luciano del Castillo

PALERMO -- Gli occhi bianchi e il volto disegnato di rughe di un vecchio pescatore, il sorriso di due donne alla finestra, una ragazzina sorpresa a sognare dietro una tenda mossa dal vento. La magia e i colori di Cuba, le speranze e la fatica di un'intera comunità, rivivono negli scatti del fotoreporter dell'ANSA Luciano del Castillo , frutto di una consuetudine di decenni con le strade dell'Avana, tra musica, allegria, poesia. Allestita a Palermo, negli spazi di palazzo Ziino fino al 13 dicembre 2019, Alma Habanera - questo il titolo della rassegna - è di fatto un racconto lungo 70 scatti, tanti colori ma anche bianco e nero, dell'umanità e della vita della capitale cubana che proprio in questi giorni festeggia i 500 anni dalla sua fondazione. Non solo le vecchie auto anni '50 che con i loro sgargianti colori sono diventati in qualche modo l'icona più pop dell'isola sud americana, non solo la bellezza delle donne o la struggente poesia del Maleçon, il lungomare dell'Avana, dove gli abitanti si ritrovano per passeggiare, parlare, ballare.
    Nello sguardo e negli scatti mai banali del fotografo palermitano riemergono gli angoli più autentici della città, i colori dei vicoli, le atmosfere degli interni, l'anima di tanti pensieri, volti, occhi, strade, oggetti dove si legge la vita e la passione di una società ancora in bilico tra decadenza e desiderio di modernità.
    L'esposizione, patrocinata dall'ambasciata di Cuba in Italia, la città di Palermo e l'assessorato alle Culture di Palermo è una degli eventi organizzati all'interno di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo dal titolo ÜberMauer. E proprio la vocazione ad andare "oltre i muri" della biennale è il filo rosso che collega la mostra sui 500 anni dell'Avana e Palermo, forte della sua vocazione transculturale, di città storicamente di cerniera culturale e politica tra continenti.
    "Fotografare l'Avana e i cubani è straordinario, vivono in una dimensione che sembra fuori dal tempo dove la differenza diventa un valore e non un limite, dove i muri non separano ma uniscono", spiega del Castillo -. Nei miei molti viaggi ho imparato a conoscere e ad amare l'anima di Cuba e la capacità di vivere con sfrontata spensieratezza di questo popolo. Da siciliano ho ritrovato molto della mia terra natale nell'isola caraibica, Palermo e L'Avana sono unite da cultura e tradizioni comuni, e da quell'orgoglio di popolo che solo chi è nato e cresciuto in un'isola può vivere fino in fondo." Palermo-Cuba, le passioni di una vita, quella del fotografo del Castillo, che si ricompongono. Ma anche, per il visitatore, un fil rouge di cultura e di emozioni che accendono i pensieri.
    (ANSA).
   

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