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Roma vista attraverso 8 film indimenticabili

ROMA - Dal 17 al 27 ottobre gli appassionati di cinema hanno un appuntamento imperdibile con gli eventi e le proiezioni alla Festa del cinema di Roma presso l’Auditorium della musica. La Capitale ha un rapporto molto speciale con la settima arte: qui, nel 1938, sono nati gli studi di Cinecittà, simbolo di un’industria cinematografica all’avanguardia, e qui sono state girate tra le più belle pagine del cinema, dai capolavori del neorealismo alla commedia all’italiana, dai cult-movie di Federico Fellini agli ultimi, fortunati film e telefilm stranieri e italiani. Roma è sempre stata al centro del grande cinema d’autore, da Paisà (1948) di Roberto Rossellini ai Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica e a Quo Vadis (1951) di Mervyn Le Roy. I più grandi registi italiani e stranieri hanno lavorato negli studi di Cinecittà e hanno realizzato più di 3mila film, 90 dei quali hanno ricevuto una candidatura all’Oscar, premio vinto da ben 51 pellicole. Negli storici studi di via Tuscolana 1055 – 400mila metri quadrati con 19 teatri di posa conosciuti con il nome di La Fabbrica dei Sogni – sono stati girati film, serie televisive, video musicali e documentari. Negli anni Sessanta e Settanta vi hanno lavorato grandi registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Dino Risi, Mario Monicelli e Mauro Bolognini, tutti artisti che hanno contribuito a creare il mito di Cinecittà, così come l’arte di Federico Fellini l’ha poi consolidato con film come Lo sceicco bianco (1952) e La dolce vita (1960).

Roma è indiscutibilmente sinonimo di cinema anche perché con i suoi monumenti storici, le piazze e i vicoli è un magnifico set cinematografico naturale. I primi a usarlo furono i neorealisti italiani che privilegiarono un’immagine meno turistica dell’Urbe, scoprendo aspetti più autentici e popolari della città: Roma città aperta, capolavoro di Roberto Rossellini, venne girato nel 1945 per le strade romane; il film di Vittorio De Sica Ladri di biciclette (1948) fu ambientato in periferia, nei quartieri più popolari, al mercato di piazza Vittorio e nei pressi dello stadio Olimpico, mentre il regista Luchino Visconti girò il film neorealista Bellissima (1951) in un caseggiato del Prenestino. Popolare è anche la Roma del film di Mario Monicelli con I soliti ignoti (1958) e Il Marchese del Grillo (1981) e anche di Pier Paolo Pasolini che con Accattone (1961) dà voce alle borgate romane. Una città più patinata e turistica è quella di Vacanze romane (1953) di William Wyler con gli irresistibili Audrey Hepburn e Gregory Peck ma Roma si presta a fare da sfondo anche alle fortunate pellicole della commedia all’italiana, spesso amara e tagliente, di numerosi registi come Francesco Rosi, Dino Risi, Luigi Comencini, Steno, Nanni Loy, Luigi Magni e Piretro Germi.

Negli ultimi trent’anni la città ha regalato bellissime ambientazioni a numerosi film di registi italiani di fama internazionale come Nanni Moretti, Pupi Avati, Mario Martone, Giovanni Veronesi, Neri Parenti e Carlo Verdone, quest’ultimo grande osservatore della società romana che in ogni suo film rende sempre un omaggio speciale alla Città Eterna. Se il regista Ferzan Ozpetek ha riabilitato il Gazometro e i Mercati Generali dell’Ostiense, Federico Moccia ha reso famoso Ponte Milvio con la storia di amori adolescenziali in Ho voglia di te (2007). I Parioli e San Giovanni sono i due quartieri che Cristina Comencini ha scelto per dirigere Bianco e nero nel 2007 mentre la lavorazione del film Scialla, del 2011, che vede l’utilizzo del gergo giovanilistico romano, si è svolta nel quartiere di San Saba, nel liceo Virgilio di via Giulia e in una palestra di via Merulana. Nel 2013 Paolo Sorrentino ha vinto un Oscar con La grande bellezza e 3 anni dopo ha realizzato una serie Tv di grande successo – The young Pope - girata nel Vaticano e nell’orto botanico di Trastevere. Anche molte serie televisive, popolari o d’autore, hanno Roma come protagonista: I Cesaroni nel 2006 fanno riscoprire il quartiere della Garbatella e, più recentemente, Suburra, tratta dall’omonimo film, racconta nel 2017 il malaffare romano tra Ostia (che è comunque un quartiere della città) e il centro storico.
Tanti sono anche i registi stranieri che hanno scelto Roma per realizzare i propri film: il britannico Anthony Minghella ha girato tra piazza di Spagna e piazza Navona Il talento di Mr Ripley (1999) mentre Ryan Murphy ha scelto piazza Navona e Villa Borghese per girare alcune scene di Eat, pray, love, film con Julia Roberts del 2010. Anche Woody Allen ha ambientato a Roma il suo film a episodi del 2012, To Rome with love, così come nel 2015 sono state girate alcune tra le scene più spettacolari di Spectre, il 24esimo film delle avventure di James Bond.
E’ difficile citare tutti i film ambientati a Roma ma eccone 8 tra i più famosi che omaggiano la bellezza e la storia della capitale.

Roma Città Aperta
È il capolavoro di Roberto Rossellini e una delle opere più rappresentative del neorealismo cinematografico italiano. Il film, girato nel 1945 per le strade di Roma, ha tra gli interpreti un’indimenticabile Anna Magnani la cui uccisione, una delle scene più toccanti del film, fu ambientata in via Raimondo Montecuccoli, in zona Prenestina. Molte scene omaggiano la capitale: durante un agguato dei partigiani alle armate tedesche, per esempio, compare il quartiere Eur in lontananza con l’inconfondibile Colosseo Quadrato, simbolo del regime fascista.

Vacanze Romane
I tramonti e i monumenti di Roma fanno innamorare tutti, persino la principessa Ann e il giornalista americano Joe Bradley, protagonisti del film del 1953 interpretato da Audrey Hepburn e Gregory Peck. I due attori girano per la città eterna a piedi e in Vespa passando accanto ai monumenti più belli, simbolo della capitale: Fontana di Trevi, il Pantheon, piazza di Spagna, il Colosseo, il Teatro Marcello, Castel Sant’Angelo, i Fori Imperiali e la Bocca della Verità. E’ un giro indimenticabile per le strade di Roma e nei locali di via della Stamperia, dove il barbiere taglia i capelli alla principessa; di via Margutta, dove al 51 c’è la casa del reporter americano; e di Palazzo Colonna, dove si svolge la scena finale della conferenza stampa della principessa.

Un americano a Roma
Diretto da Steno nel 1954 e interpretato da un magistrale Alberto Sordi, è una forte satira di costume dell’Italia del dopoguerra che mitizza l’America, terra agognata e sospirata, di cui si conoscevano miti e abitudini solo attraverso il cinema e le riviste. Il protagonista Nando tenta disperatamente e in modo maldestro di assomigliare a un americano, imitandone quello che crede lo stile di vita e l’abbigliamento. Il suo desiderio di partire per gli Stati Uniti è tale che lo spinge a salire sul Colosseo minacciando di uccidersi se qualcuno non l’aiuta a partire per la Terra Promessa. Tantissimi sono gli scorci della città, tra cui via del portico d’Ottavia, al Ghetto, via santa Maria in Monticelli e via Margutta.

I Soliti Ignoti
E’ uno dei capolavori del cinema italiano, diretto nel 1958 da Mario Monicelli. La commedia racconta di una sgangherata banda di ladruncoli di borgata - Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Carlo Pisacane - che si uniscono per rapinare un Monte dei pegni sotto la guida di un ladro esperto, interpretato da Totò. Il furto è ambientato in un’inesistente via nel centro di Roma, che nella realtà è all’angolo tra la scalinata di via della Cordonata e via delle Tre Cannelle, vicino a piazza Venezia. Nella scena finale, quando la banda si scioglie, è ripresa una larga piazza semideserta, dalla quale si dirama una linea tramviaria che nella realtà è in via Armenia, in zona San Giovanni.

La Dolce Vita
E’ uno dei film più famosi di Federico Fellini, girato nel 1960 a Roma, che racconta la storia del giornalista di cronaca rosa Marcello Rubini, interpretato da Marcello Mastroianni. Ambientato principalmente tra via Veneto e il palazzo del Quirinale, il film mostra i tesori e le vanità di Roma, città piena di chiaroscuri e intrisa di indulgenza e di piacere. Tra le scene più famose e citate c’è quella del bagno di Anita Ekberg nella fontana di Trevi mentre i flash di via Veneto di notte furono ricostruiti interamente a Cinecittà dallo scenografo Piero Gherardi. Nel film compaiono altri scorci della città: dalla basilica di Don Bosco in zona Tuscolana a San Pietro, da Via Veneto a piazza del Popolo.

Caro Diario
Girato nel 1993 il film racconta la storia di Nanni Moretti che, interpretando se stesso, gira in Vespa nelle strade di una Roma estiva e semideserta - dalla Garbatella al Villaggio Olimpico, dal Tufello a Monteverde e a Spinaceto – alla ricerca di un posto dove terminare la sua nuova pellicola. Le inquadrature architettoniche e paesaggistiche di Roma accompagnano le riflessioni di Nanni Moretti fino a Ostia, nei pressi del luogo dove venne ucciso Pier Paolo Pasolini, come omaggio al grande regista.

To Rome With Love
E’ il film a episodi del regista americano Woody Allen che ha girato a Roma nel 2012, coinvolgendo numerosi quartieri centrali della città e utilizzando ben 69 luoghi cari ai romani e ai tanti visitatori. Si passeggia in via Veneto, a San Pietro, accanto al Colosseo, al colle Palatino e si entra nell’Auditorium Parco della Musica. Il film è un appassionato tributo a Roma e ai suoi miti del cinema.

La Grande Bellezza
Il film vincitore dell’Oscar, diretto nel 2013 da Paolo Sorrentino, racconta la storia del romanziere Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo, che in una Roma seducente ma vuota e una vita patinata tra terrazze, salotti e piazze romane, inizia a riflettere sulla propria esistenza. Nel film si passa dal fontanone del Gianicolo al tempietto di Bramante, da piazza Navona alle terme di Caracalla, passando per i più bei palazzi storici della città. E’ una Roma immersa nella bellezza della sua storia, in un impietoso contrasto con la vita indifferente e volgare di oggi.

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