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Viaggio tra i siti Unesco d’Italia, l'Abruzzo

PESCASSEROLI - E’ la bellezza naturale e il valore ecologico delle faggete del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che l’Unesco ha premiato nel 2017 inserendo 5 aree forestali tra i beni da tutelare. Nel parco nazionale sono state individuate faggete tra gli 800 e i 1.800 metri sul livello del mare che ricoprono complessivamente 937 ettari nei comuni di Villavallelonga, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Opi, tutti in provincia dell’Aquila. Il prestigioso riconoscimento va alle faggete di Val Cervara, le più antiche d’Europa, della Selva di Moricento, di Coppo del Principe, di Coppo del Morto e di Cacciagrande in Val Fondillo. Queste foreste, che rientravano già all’interno di aree individuate come “riserva integrale”, rivestono un’enorme importanza ecologica non solo per la presenza di faggi ultracentenari, ma anche per la ricca biodiversità che le contraddistingue.

Le aree forestali sono in gran parte visitabili sui sentieri tracciati da percorrere con guide volontarie del Parco lungo sorgenti, campi erbosi, anfratti rocciosi e percorsi scoscesi; spesso vengono organizzati eventi, passeggiate a tema, merende nei rifugi e visite a cavallo o in e-bike. Generalmente le escursioni proposte dalle guide del Parco sono accessibili anche ai bambini ma è bene prima consultare le informazioni sul sito: www.parcoabruzzo.it

Oltre alle antiche faggete è anche possibile avvicinarsi a una fauna molto interessante: le foreste, infatti, ospitano tra gli altri l’orso bruno marsicano, il lupo e il rarissimo gatto selvatico.

La tutela dell’Unesco in Abruzzo si inserisce in un progetto molto ampio che riguarda le foreste primordiali dei Carpazi e di altre 12 regioni europee. Per maggiori informazioni: www.unesco.it

 

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