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Il genio del Guercino alla Morgan Library

NEW YORK - Tutti i disegni di Guercino della Morgan Library più due in prestito da collezioni private: il museo newyorchese rende omaggio alla virtuosità del "più poliedrico artista del Barocco italiano" in una mostra aperta da questa settimana fino al 2 febbraio. Inclusi nella rassegna sono fogli che illustrano tutti i momenti della carriera del pittore autodidatta di Cento il cui vero nome era Giovanni Francesco Barbieri: dalla iniziale ammirazione per l'opera dei Carracci a Bologna documentata in schizzi della vita di tutti i giorni e brillanti caricature ai disegni preparatori per le prime pale d'altare.

"Guercino non si limitava a un solo studio per progetto ma disegnava e disegnava, spesso cambiando radicalmente idea. E' come vedere la sua mente al lavoro", ha detto John Marciari, responsabile del Dipartimento disegni e stampe, che ha curato la mostra e il catalogo che la accompagna. Tra i pezzi della Morgan - oltre 35, l'ultimo dei quali entrato nelle collezioni solo tre anni fa - ci sono studi per incisioni e schizzi di paesaggi, lavori indipendenti creati per piacere personale che l'artista conservava nel suo studio: tra questi una veduta del fiume Reno all'altezza di Cento. Molti dei disegni di Guercino della Morgan sono ben noti agli studiosi, ma mai erano stati mostrati o pubblicati nella loro interezza.

Alcuni, pratica tipica nell'Italia del Seicento, sono disegni preparatori per dipinti, non solo pale d'altare ma anche quadri di argomento sacro e profano. "E' stato uno dei più brillanti disegnatori del Barocco italiano, un virtuoso il cui genio è ugualmente evidente nel più veloce schizzo a penna e nei più raffinati disegni a gessetto", spiega Colin Bailey, il direttore del museo. A Guercino non mancò mai il lavoro. L'artista romagnolo continuò a ricevere commissioni da papi e cardinali a Roma e fece quadri per committenze reali. Il disegno restò comunque la base delle sue operazioni: nella sua lunga carriera - morì d'infarto a 74 anni - ne produsse oltre tremila, oltre a mettere insieme un manuale di disegno una cui versione a stampa è esposta in mostra assieme a lettere, un libro dei conti e documenti della famosa Accademia del Nudo, fondata ad appena 25 anni per insegnare l'arte del disegno dal vero ad allievi venuti a Cento da tutta Italia e perfino dalla Francia. 
   

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