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Alessandra Priante, al turismo Onu con studio e tenacia

RIMINI - Tosta, resiliente e come lei stessa si definisce "caparbia" e perfezionista. In un mondo abbastanza maschile come quello del turismo, soprattutto ai livelli apicali, Alessandra Priante porta l'Italia ai vertici dell'Unwto, l'agenzia Onu attiva per la promozione del turismo, diventando la nuova responsabile, la prima italiana, della Commissione Regionale Europa che riunisce più di 40 Stati. Aquilana, laureata alla Bocconi, 6 lingue parlate e una lunga esperienza sul campo sia diplomatico che culturale e turistico la Priante, che ha superato un'agguerrita concorrenza di oltre 200 candidati e numerose prove da maggio ad agosto, parla con l'ANSA del suo percorso e dei progetti futuri: "Tanto ha pesato l'impegno e lo studio ma anche il mio carattere e la mia "abruzzesità". A noi abruzzesi non ci ammazza mai nessuno, non ci ferma nessuno (neanche i terremoti!). Ho avuto tante occasioni in cui ho avuto voglia e modo di mollare tutto ma ho resistito. Alle donne specie se capaci fanno pesare la competenza e non sempre ci viene riconosciuto ciò che ci spetta.
    Ma non serve dirlo, è toccato a tutte".
    L'Europa è la Regione più vasta e di peso nel contesto dell'Unwto e nel turismo mondiale in genere: 4 dei 6 Paesi fondatori dell'ente sono europei (Italia, Francia, Germania, Spagna); come "Regione" genera oltre il 50% degli arrivi internazionali ed è in continua crescita (+4% nell'ultimo anno).
    "Mi auguro - spiega la Priante - che l'Italia continui a crescere al meglio nel turismo e riesca a comunicarlo fuori. Il turismo internazionale, infatti, non lo fai solo con l'incoming ma soprattutto con le relazioni internazionali. Per questo sono molto felice del ritorno come ministro di Dario Franceschini che ha sempre creduto nella cosiddetta "diplomazia culturale" e in quella del turismo". La Priante, che sarà tra i protagonisti del TTG Incontri di Rimini, spiega perché un organismo come quello che andrà a dirigere può essere determinante per il Paese: "Quando si fa parte di piattaforme internazionali come l'Unwto, bisogna capirne il senso. Quasi tutti i Paesi che sono emersi, sono quelli che hanno deciso di mettere il turismo al centro delle loro politiche nazionali e nello stesso tempo di sfruttare l'Unwto come una piattaforma globale. Banalmente se vuoi stabilire delle relazioni bilaterali basta che partecipi a un evento Unwto e ti fai incontri 10 bilaterali: però bisogna averlo in testa". E fa degli esempi: "Ci sono paesi come la Grecia e il Portogallo che erano alla Bottom Line dell'economia e hanno fatto passi avanti solo grazie al turismo. Ad esempio in Portogallo il turismo è stato messo come linea guida in tutte le policy degli altri ministeri dai trasporti alla cultura, dalla digitalizzazione alla formazione. Ora questo paese è diventato una bomba, ha iniziato a ospitare grandi eventi. E che dire della Grecia che ha risollevato tutta l'economia? Stiamo parlando di esempi di virtuosi che hanno utilizzato l'Unwto per conoscenze, scambi, market intelligence. Sei nell'Onu, nella piattaforma multilaterale per eccellenza che ha oltretutto dei valori culturali mondiali come la sostenibilità che deve essere la base di tutto".
    Il futuro ma anche i successi passati: "Ho lasciato all'Italia una bella eredità. Abbiamo fatto riconfermare l'Italia nel consiglio esecutivo per altri 4 anni, abbiamo avuto la vicepresidenza, ospiteremo nel 2021 l'Unwto Global Conference on Wine Tourism e nel 2022 l'Unwto World Forum on Gastronomy Tourism. E nel 2020 anche il Consiglio Esecutivo. Non sfruttare queste opportunità, sarebbe davvero un peccato. E bisogna cominciare subito perché ci si deve muovere con almeno due anni di anticipo. Ma sono sicura che sia Franceschini che il sottosegretario al turismo Lorenza Bonaccorsi sfrutteranno al meglio queste opportunità".(ANSA).
   

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