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A NY il Richard Serra di Reggio Emilia

(di Alessandra Baldini) NEW YORK - La Curva inversa di Richard Serra vede la luce per la prima volta a New York in tutti i suoi 30 metri di lunghezza.
    La monumentale opera dell'ottantenne artista americano, pensata nel 2005 per Reggio Emilia e mai realizzata nella città emiliana, divide in due il maestoso spaio espositivo di Gagosian sulla 21/a strada. All'epoca la gigantesca scultura in ferro alta quattro metri e mezzo avrebbe dovuto accompagnare i visitatori (soprattutto i bambini) del Centro Internazionale Loris Malaguzzi nell'ambito del progetto cittadino "Invito a....". Una "S' allungata in orizzontale, Reverse Curve è parte di una delle tre mostre dedicate da Gagosian a uno degli scultori più importanti ed innovativi nella storia dell'arte moderna. Nuovi monumentali cerchi di acciaio della serie Rounds, quattro dei quali composti da elementi multipli da 50 tonnellate di diversi diametri e altezze, riempiono l'intera galleria di West 24th Street, mentre lo spazio Gagosian su Madison Avenue presenta una nuova serie di disegni a dittico e trittico. A Reggio, nelle parole dello stesso Serra, Reverse Curve avrebbe consentito un orientamento verso e dal Centro, raccogliendo e incanalando persone e bambini attraverso la sua continuità scultorea attraverso un passaggio culturale dalla strada esterna e dall'ambiente urbano verso lo spazio interno della piazza. L'intenzione era quella di realizzare un luogo in cui i bambini potessero giocare e riunirsi: "Senza la loro inclusione l'opera non avrebbe avuto alcun significato", aveva scritto Serra nel 2005. Il Progetto "Invito a..." era stato ideato dall'artista Claudio Parmiggiani per il Comune di Reggio con l'obiettivo di affidare all'occhio di artisti contemporanei una rilettura dei luoghi più significativi della città in trasformazione. Invitati a scegliere dove realizzare le loro opere, Luciano Fabro aveva scelto la Caserma Zucchi e Sol LeWitt (per Whirls and twirls) la volta della sala di lettura della Biblioteca Panizzi). Nel caso di Reverse Curve, precisa Gagosian, l'idea della scultura era nata in rapporto al progetto pubblico di Reggio Emilia ma l'opera non fu mai esposta lì e non è collegata alla città.
    Il rapporto di Serra con l'Italia è d'altra parte di vecchia data. A metà anni Sessanta, dopo una Fulbright a Firenze, il giovane artista ebbe la sua prima personale alla Galleria La Salita a Roma. L'arte e l'architettura ebbero una profonda influenza sull'artista che si ispirò a San Carlo alle Quattro Fontane di Borromini per la serie Torqued Ellipses installata per la prima volta nel 1996 al Dia Center for the Arts di New York.
   

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