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La realtà nel segno di Zangelmi e Close

(di Marzia Apice) (ANSA) - RAVENNA, 20 AGO - Diversi, ma ugualmente profondi, gli sguardi sulla realtà di Riccardo Zangelmi e Chuck Close, artisti protagonisti di due mostre al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, entrambe allestite dal 5 ottobre al 12 gennaio nell'ambito della VI edizione 2019 della Biennale di Mosaico Contemporaneo. E' tutto incentrato sul fanciullino che si nasconde in ognuno di noi il progetto di Zangelmi, dal titolo "Forever Young": 20 le opere esposte che l'artista, primo ed unico LEGO© Certified Professional italiano in un ristretto gruppo di sole 14 persone nel mondo, ha realizzato utilizzando quasi 800 mila mattoncini colorati. Proponendo al pubblico sotto una nuova luce il concetto di "assemblare" proprio del mosaico, Zangelmi, classe 1981, presenta sculture di bambini che rievocano in modo poetico e al tempo stesso ironicamente Pop, oggetti, ricordi e fantasie legati all'infanzia, con l'obiettivo di celebrare il mondo dei più piccoli, governato dalla bellezza e dall'immaginazione più libera. Si intitola "Mosaics" il progetto espositivo dello statunitense Chuck Close che a Ravenna presenta 7 opere in mosaico di grandi dimensioni, tra cui due autoritratti e i ritratti del noto musicista, cantautore e poeta Lou Reed e di colleghi artisti e amici come Lucas Samaras e Lorna Simpson, oltre a una selezione di fotografie polaroid, a colori e in bianco e nero, alcuni arazzi lavorati su telaio jacquard, un tappeto in seta intessuto a mano, una preziosa stampa pochoir in 165 colori e un suggestivo autoritratto ottenuto con pittura a olio distribuita a mano per mezzo di stampi in feltro. Grande sperimentatore di un'ampia gamma di tecniche pittoriche, grafiche e fotografiche, tessili e, negli ultimi anni, musive, l'artista, affetto da prosopagnosia - un disturbo cognitivo che non permette di riconoscere le persone per mezzo dei soli caratteri fisionomici - è riuscito a sfruttare in modo creativo la sua condizione: Close ha infatti sviluppato una pratica artistica con cui indagare gli infiniti modi di rappresentare lo stesso soggetto, dal realismo fotografico ai limiti dell'astrazione, in una instancabile ricerca delle possibilità di costruzione, ricostruzione e visualizzazione del volto umano.
    Ulteriore testimonianza di questa sua continua sperimentazione sono le opere realizzate con la tecnica del mosaico che Close ha firmato per il progetto artistico per la Metropolitana di New York: dal 2017 12 suoi lavori della serie Subway Portraits - ritratti di importanti figure dell'arte, della musica e della cultura tra cui Cecily Brown, Philip Glass, Zhang Huan, Alex Katz, Lou Reed, Cindy Sherman e Kara Walker - si trovano nella stazione Second Avenue-86th Street di New York City.
   

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