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Arte e città, museo all'aperto Catanzaro

CATANZARO - Nove sculture, sette artisti, un museo all'aperto: questo è "Arte e città". Anche Catanzaro ha deciso di sperimentare la diffusa forma di integrazione tra arte e tessuto urbano contaminando il centro storico. Una vera e propria operazione di marketing territoriale che vede protagonista zone della città che da sempre si cerca di portare all'antico splendore.
    L'iniziativa è stata organizzata da "Promocatanzaro", l'azienda speciale della Camera di commercio del capoluogo, in collaborazione con la Fondazione "Rocco Guglielmo", nell'ambito delle politiche di sviluppo e innovazione promosse dall'ente per valorizzare le risorse turistico-culturali e rilanciare il tessuto produttivo e commerciale del territorio.
    "L'idea non è nuova - ha sottolineato Francesco Chirillo, presidente di Promocatanzaro - però io quando andavo nelle altre città a vedere il museo all'aperto avvertivo un senso d'invidia.
    Volevo portarla anche qui e ce l'abbiamo fatta anche grazie alla professionalità di Rocco Guglielmo e all'assessore comunale alla Cultura Ivan Cardamone, che ci ha dato una mano".
    Un segnale per la città che passa attraverso l'arte "perché se è vero - ha detto ancora Chirillo - che l'arte serve anche a fare vedere le cose da un punto di vista differente, ci auguriamo che questa iniziativa possa spingere i cittadini ad osservare la loro città in modo diverso e ad indurre i catanzaresi e i turisti a venire nel centro storico non solo per visitare la mostra, ma anche per vivere questa zona della città a trecentosessanta gradi".
    É bastato un budget di circa 15 mila euro per realizzare tutto. Budget utilizzato, tra l'altro, anche per la promozione e per la realizzazione dei quattromila dépliant che saranno distribuiti in tutti gli esercizi commerciali e i villaggi turistici, fino alla fine della mostra. "Questo perché - ha concluso Chirillo - le cose si possono fare anche senza grandi somme".
    Un'idea che la Camera di commercio di Catanzaro ha subito condiviso "perché - ha chiarito il presidente, Daniele Rossi - ci teniamo molto alla cultura e siamo convinti che possa avere una valenza economica sul territorio. Questa iniziativa, in particolare, non ha solo lo scopo di far conoscere artisti e opere, ma anche di far percepire la città, attraverso una diversa chiave di lettura, certamente ai turisti, ma anche agli stessi catanzaresi".
    Gli artisti, locali e nazionali, anche di fama internazionale, che espongono in "Arte e città", che potrebbe diventare un appuntamento ricorrente e anche una biennale, sono Lucio Perrone, Nuccio Loreti, Anna Vittoria Cossari, il compianto Saverio Rotundo (U Ciaciu), Paolo Grassino, Alex Pinna e Massimo Sirelli. "La finalità - ha spiegato Rocco Guglielmo - è quella di rendere meno sacrali le opere d'arte e di farle vivere nel quotidiano con tutti i rischi che ci possono essere, ma che sono connaturati a questi esperimenti un po' coraggiosi.
    Catanzaro è una città vocata alla scultura, sia per il Parco della Biodiversità, sia perché lo stesso simbolo della città, il Cavatore, è una scultura". Anche se non è prevista una mostra permanente per queste opere, Rocco Guglielmo ha rilevato che "se questo appuntamento dovesse diventare ricorrente, si potrebbe attuare un esperimento come quello fortunato del Parco della Biofiversità: per ogni mostra cercare di acquisire un'opera e nel tempo creare un percorso in tutta la città, se ci saranno gli sponsor giusti specialmente pubblici. Con la differenza che questa parte della città è vissuta nella quotidianità, a differenza del parco dove devi recarti apposta".
    Il percorso museale è lungo due chilometri e dura circa 30 minuti. Parte da piazza Matteotti ed attraversa tutto corso Mazzini fino al quartiere Bellavista. La mostra durerà sei mesi e si protrarrà fino al 15 gennaio del prossimo anno. (ANSA).
   

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