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Bologna, la comunità ebraica si racconta

BOLOGNA - Una mostra racconta la storia della comunità ebraica bolognese nei secoli del suo massimo splendore attraverso i reperti di uno dei più ampi cimiteri ebraici medievali del mondo, quello rinvenuto qualche anno fa in via Orfeo, poco lontano dalle mura trecentesche. E' 'La casa della vita - Ori e Storie intorno all'antico cimitero ebraico di Bologna', visitabile dal 20 giugno al 6 gennaio al Meb-Museo Ebraico di via Valdonica.
    Nota alle fonti d'archivio e sopravvissuta nella consuetudine orale - quest'area continua ad essere indicata come 'Orto degli Ebrei' ben oltre la Bolla Papale del 1569 che ne autorizzava la distruzione - l'area cimiteriale di via Orfeo ha restituito centinaia di sepolture a inumazione perfettamente ordinate in file parallele, ma anche importanti tracce di vita vissuta.
    Gioielli in oro di pregevole fattura e bellezza, pietre incise, oggetti in bronzo recuperati in più di 400 sepolture, attestano la presenza a Bologna di una fiorente comunità proficuamente inserita nel contesto urbano e sociale fino a quando l'emanazione di due Bolle Papali la condanna ad abbandonare le città dello Stato Pontificio e ad essere cancellata dalla memoria dei luoghi dove avevano vissuto e operato.
    L'esposizione, curata e organizzata dal Museo Ebraico di Bologna e dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, consente di ripercorrere la storia di una minoranza, dei suoi usi, della sua cultura e delle sue interazioni con la società cristiana del tempo. Durante il periodo della mostra, un percorso espositivo diffuso tra musei e istituzioni culturali della città - Museo civico Medievale, Biblioteca Universitaria, Museo Internazionale della Musica, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento-Certosa - consentirà al pubblico di conoscere luoghi, episodi e persone che hanno fatto la storia ebraica di Bologna. (ANSA).
   

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