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Il 'Rinascimento' visto da Matera

MATERA - "Uno sforzo ciclopico, per una mostra unica, frutto di un intenso lavoro di rete che farà scoprire a studiosi e al pubblico che verranno a Matera, Capitale europea della cultura 2019, una pagina di storia, arte e relazione del Rinascimento italiano nel Sud e nel rapporto con l'area mediterranea". Così il segretario generale del Ministero per i Beni culturali, Giovanni Panebianco, in rappresentanza del Ministro Alberto Bonisoli, ha commentato l'inaugurazione a Palazzo Lanfranchi della mostra "Rinascimento visto da Sud. Matera, l'Italia e il Mediterraneo tra '400 e '500" (visitabile fino al 19 luglio). La seconda grande mostra dell'anno da Capitale, realizzata con il supporto della Fondazione "Matera-Basilicata 2019", raccoglie con un allestimento improntato sulle rotte commerciali e culturali dell'epoca - nel periodo compreso tra il regno di Renato d'Angiò e la conquista da parte di Carlo V di Tunisi - circa 250 opere provenienti da musei italiani e stranieri: la fioritura artistica e culturale che ha caratterizzato l'Italia meridionale. Sono esposte tele e sculture di grandi artisti, miniature, medaglie, arazzi, tessuti, libri, carte geografiche (come quella davvero rara di Alberto di Canepa del 1480) strumenti di navigazione che illustrano una storia e un'epoca sviluppatesi in maniera diversa e nel contesto dell'area mediterranea rispetto a quella più conosciuta di centri come Venezia, Firenze, Roma e Milano. Il direttore della Fondazione, Paolo Verri, ha annunciato l'attivazione da domani di un passaporto-biglietto giornaliero da 10 euro (rispetto ai 19 dell'abbonamento annuale e ai 12 euro per i residenti in Basilicata) che consentirà di visitare, tra l'altro anche la prima grande mostra di Matera 2019, "Ars Excavandi", allestita al museo archeologico "Domenico Ridola" di Matera oltre a iniziative programmate dalla Fondazione. Il nuovo biglietto-passaporto sarà in vendita presso il botteghino di Palazzo Lanfranchi.

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