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Turisti in aumento a Santa Margherita che li vuole tutto l'anno

GNEOVA - A gennaio le prenotazioni nel Golfo Tigullio erano diminuite, dopo la mareggiata di ottobre. Ma a marzo, anche se i dati ufficiali non ci sono ancora, il presidente degli albergatori di Santa Margherita ligure e Portofino, Armando Ezio Capurro, è pronto a scommettere che a Santa Margherita sia andata meglio che a marzo 2018. E si annunciano in crescita anche aprile e maggio. "Siamo ottimisti su tutta la stagione" dice Capurro che lancia però anche anche un appello alla "destagionalizzare" del turismo, per allungarlo ai mesi invernali. "A novembre, dicembre, gennaio e febbraio c'è sempre un calo di presenze troppo forte che porta alla chiusura di molti alberghi che diventano stagionali - spiega -. Santa Margherita ad esempio a gennaio e a febbraio ha fatto circa tremila presenze al mese contro le 50 mila di agosto. Vuol dire che l'occupazione cala. Non è così per Alassio, che fa 40 mila presenze a gennaio contro le 90 mila di agosto. Vuol dire che si può destagionalizzare, dobbiamo trovare le promozioni per farlo". I turisti che scelgono Santa Margherita e il Tigullio sono soprattutto italiani in inverno, fino a Pasqua. "Poi in estate sono al 70-75% stranieri - analizza Capurro -: francesi, tedeschi, svedesi, olandesi, finlandesi e americani. Molti arrivano con i voli su Pisa per saltare Genova dopo il crollo di ponte Morandi. Da Genova a qui sono 55 chilometri, da Pisa 110, ma non c'è il ponte. Una curiosità? Gli inglesi arrivano in aereo, gli olandesi, viaggiatori di fama, arrivano in auto".

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