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New England 2019, destinazione Bauhaus

BOSTON - Un fitto calendario di mostre ed eventi, dal Massachusetts con Boston, Lincoln e Cambridge, al Rhode Island con Providence al Maine con Brunswick: il 2019 nel New England è l'anno del Bauhaus, il movimento di arte e design fondato da Walter Gropius a Weimar in Germania esattamente 100 anni fa, nel 1919, di cui la regione statunitense conserva importanti tracce. Un'eredità culturale da preservare perché ancora fonte di ispirazione: del resto proprio nel New England, dopo che il nazismo fece di fatto chiudere la scuola del Bauhaus, emigrarono molti artisti, architetti e artigiani che animavano il movimento e che iniziarono a lavorare nelle università statunitensi portando negli Stati Uniti i nuovi principi artistici. In un ideale tour dedicato al Bauhaus, un ottimo punto di partenza è senza dubbio la casa di Walter Gropius a Lincoln, sobborgo a nord ovest di Boston, edificio che realizza in ogni sua parte la filosofia del movimento. L'abitazione, tra le proprietà del National Historic Landmark del Massachusetts dal 1988, si distingue per la sua architettura e per il pieno rispetto dei principi di efficienza e semplicità del Bauhaus: qui Gropius visse fino al 1969, anno della morte, con sua moglie Ise Frank e la loro figlia Ati. Costruita nel 1938, un anno dopo l'arrivo dall'Europa di Gropius per insegnare architettura ad Harvard, la casa è stata accuratamente pianificata per essere funzionale in ogni spazio e per sfruttare al meglio la luce del giorno, in perfetta armonia con l'ambiente naturale circostante ma anche recuperando, reinterpretandole, alcune caratteristiche architettoniche tipiche del New England. In ogni stanza, tutto è rimasto come era: i mobili e i tessuti, la tavola apparecchiata di fronte alla grande finestra, lo studio di Gropius, gli utensili della cucina, gli abiti della moglie e la camera della figlia, perfino alcuni quadri di Miró alle pareti. A Cambridge, gli Harvard Art Museums (Fogg Museum, Busch-Reisinger Museum e Arthur M.Sackler Museum), rinnovati e riuniti in un unico edificio grazie all'intervento di Renzo Piano nel 2014, non potevano non celebrare il centenario della scuola del Bauhaus, in omaggio a Gropius e alla sua attività di insegnamento nella famosa università del Massachusetts. Fino al 28 luglio resterà aperta "The Bauhaus and Harvard", che presenta circa 200 lavori di oltre 70 artisti, tra cui Anni e Josef Albers, Herbert Bayer, Marcel Breuer, Paul Klee, Wassily Kandinsky e László Moholy-Nagy. Organizzata in 3 sezioni, la mostra documenta attraverso lavori prodotti dal Bauhaus in Germania e altri realizzati in America, anche dagli studenti, i risultati e il metodo di una scuola che puntava sulla collaborazione di ogni tipo di linguaggio artistico, comprendendo anche tecnologia, industria e artigianato, per unire la ricerca estetica alla funzionalità pratica e rivoluzionare la vita quotidiana. A Boston il Museum of Fine Arts accoglie "Radical Geometries: Bauhaus Prints, 1919-33" (fino al 23 giugno) che racconta la prima mostra organizzata a Weimar nel 1923 attraverso lavori su carta, stampe, fotografie, disegni e cartoline. Il Goethe-Institut presenta invece "Virtual Bauhaus", che farà immergere il visitatore direttamente dentro il movimento tedesco e la sua filosofia attraverso la realtà virtuale. A Providence, nel Rhode Island, il Providence College organizza un anno di esposizioni e appuntamenti, dal 1 aprile fino all'agosto 2020; mentre al Bowdoin College di Brunswick (Maine) fino al 12 maggio sarà allestita "Modernism for All: The Bauhaus at 100", mostra che presenta lavori di Klee, Kandinsky, Feininger e altri esponenti del movimento accanto alle opere degli studenti.
   

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