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Tesori Ravenna, più visitatori e incassi

RAVENNA - Segnali molto incoraggianti ad un anno dall'avvio dell'accordo di valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e artistico ravennate, siglato da Mibac, Regione, Provincia e Comune. In primis l'incremento degli incassi nel 2018, +40% rispetto ai due anni precedenti: da 832mila euro nel 2016 a 838mila nel 2017, a un milione 173mila lo scorso anno, grazie soprattutto alla qualità dei servizi offerti e all'aumento sostenuto (+20%) dei visitatori paganti.
    Le cifre dei visitatori: oltre 431mila nel 2018, rispetto a 420mila l'anno precedente e 368mila nel 2016.
    Dall'11 novembre 2017 il Comune di Ravenna ha, tramite la Fondazione RavennAntica, la gestione dei servizi di accoglienza dei siti di proprietà statale: Basilica di Sant'Apollinare in Classe, Museo Nazionale di Ravenna, Mausoleo di Teodorico, Battistero degli Ariani e Palazzo di Teodorico. L'accordo "è uno degli esperimenti più avanzati in Italia in termini di collaborazione tra diverse istituzioni ai fini della valorizzazione del patrimonio culturale, delle città e dello Stato", sottolinea il sindaco Michele De Pascale, che ricorda anche la recente apertura (1 dicembre) del museo Classis. "Ora - aggiunge - siamo davanti alla necessità di costruire e integrare i sistemi dell'offerta, i percorsi e le relazioni tra i diversi siti culturali per vincere la sfida di mettere ancora più in valore il nostro patrimonio".
    "Fare rete - afferma Daniela Tisi, consigliere del ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli - non solo funziona, aumentando il flusso di visitatori, ma può avere positive ripercussioni anche sul tessuto economico e imprenditoriale del territorio. Una commissione di studio istituita al Mibac intende studiare possibili forme di gestione integrata del patrimonio culturale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati". (ANSA).
   

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