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Berengo Gardin, Venezia tra me e Aretino

(ANSA) - ROMA, 27 DIC - GIANNI BERENGO GARDIN, LA PIU' GIOCONDA VEDUTA DEL MONDO-VENEZIA DA UNA FINESTRA (CONTRASTO, PP 119, EURO). Dalla stessa finestra da cui, nel Cinquecento, Pietro Aretino si affacciava sul Canal Grande, Gianni Berengo Gardin ha fotografato il mondo dei veneziani di oggi. Un lavoro inedito, un racconto per immagini in bianco e nero raccolte nel libro 'La più gioconda veduta del mondo' (Contrasto) come aveva definito Aretino quell'affaccio.
    "Le architetture sono rimaste uguali, fatta eccezione per il Ponte di Rialto che all'epoca era di legno, non in pietra.
    Aretino scriveva delle barche, del mercato, delle mille attività che si svolgevano sotto i suoi occhi. Io ho fotografato i motoscafi, le gondole, la Regata storica, la Pescheria, il Fontego dei Turchi, i matrimoni. La vita di oggi rispetto a quella di ieri. Certo, nel Cinquecento c'era un altro tipo di traffico di barche su Canal Grande" dice all'ANSA Berengo Gardin che a 88 anni ha ancora il suo sguardo appassionato ed elegante sulle cose.
   

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