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Moda e arte religiosa, confronto al Met

NEW YORK - Dal Dolce & Gabbana di Monreale ai paramenti papali della Cappella Sistina, passando per un Jean Paul Gaultier col calice della Messa ricamato sul seno, un saio "francescano" da sera di Madame Gres e il Gianni Versace del 1997-98 ispirato da una croce processionale bizantina. Il Constume Institute del Metropolitan Museum di New York si prepara a un altro provocatorio blockbuster.
    "Heavenly Bodies: Immaginazione Cattolica" è il titolo della mostra, organizzata dal Andrew Bolton in collaborazione con i responsabili delle sezioni medievali e bizantina del Met, che sarà allestita dal 10/5 all'8/10 nel quartier generale del museo sulla Quinta Strada e negli ambienti "monastici" dei Cloisters.
    Obiettivo, creare un dialogo tra moda e capolavori dell'arte religiosa. Bolton, cattolico, è riuscito ad ottenere dal Vaticano un gruppo di paramenti e accessori papali che saranno la "pietra d'angolo" dell'esposizione, sottolineando la duratura influenza dell'abbigliamento liturgico su stilisti di ogni confessione.
   

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