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'Canova, Hayez, Cicognara' a Venezia

(ANSA) - VENEZIA, 28 SET - Sette anni, dal 1815 al 1822, a testimonianza di rilancio culturale per una città, Venezia, che era uscita con le "ossa rotte" dalla stagione napoleonica, sul piano politico con la fine della millenaria Repubblica "Serenissima" e la cessione all'Austria e sul piano artistico con i beni trafugati da palazzi e chiese. Attorno a questi anni cruciali per la "nuova" Venezia - segnati dal ritorno da Parigi dei Cavalli di San Marco, Nel 1815, e la morte di Antonio Canova, nel 1822 - si sviluppa la mostra promossa dalle Gallerie dell'Accademia, aperta al pubblico fino al 2 aprile 2018, a cura di Fernando Mazzocca, Paola Marini e Roberto De Feo, in occasione del bicentenario dell'inaugurazione delle prime cinque sale delle Gallerie, il 10 agosto 1817. Un'esposizione di 130 opere, articolata in dieci sezioni a pianterreno, ma che si espande nella 'permanente' ai piani superiori, che ruota attorno a tre personaggi chiave: il conte Francesco Leopoldo Cicognara, presidente dell'Accademia, Canova e Francesco Hayez

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