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La danza delle montagne di Mao Jianhua

(ANSA) ROMA 12 SET - Paesaggi di montagne scoscese che si rincorrono all'infinito, di nubi, di nebbie, di boschi, ma anche raffiguranti il mare della Sardegna, gli scogli, le isole: sono le opere, tra pittura e calligrafia, di Mao Jianhua, allestite dal 13 al 26 settembre negli spazi del Complesso del Vittoriano.
    Imprenditore di grande successo, l'artista cinese propone per la prima volta in un'ampia monografia italiana i suoi suggestivi lavori intrisi di millenaria tradizione, sia per le tecniche usate (inchiostro su carte di cotone) sia per l'approccio filosofico e religioso alla base della sua tardiva adesione alla raffigurazione.
    Mao Jianhua e la curatrice Martina Mazzotta hanno selezionato le opere di questa 'The Timeless Dance. Beyond the Mountains', una bella esposizione che si trasforma in una sorta di viaggio interiore, nell'universo di valori ''sommi e universali'' che sostiene ogni gesto, ogni pennellata, istintiva e al tempo stesso sintesi dell'intero suo essere.
   

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