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Palio di Asti, oltre mille figuranti in costume medievale

ASTI - Si ispirano a bozzetti e immagini medioevali i costumi indossati dagli oltre mille figuranti che sfilano per le vie e le piazze del centro storico di Asti, in occasione del Palio. Una testimonianza vivente che apre la corsa, ricreando spaccati storici e leggendari, legati alle casate che abitarono il comune piemontese tra il 1200 e il 1492. Sono dame e damigelle, ricchi possidenti, contadini, mercanti e banchieri, uomini di scienza, artigiani e vescovi.

Sacro e profano, in una mostra vivente che torna ad animare le vie in ciottolato tra palazzi, caseforti e torri coeve a far da sfondo. Il corteo medioevale parte da piazza cattedrale, percorre corso Alfieri, raggiunge piazza San Secondo e infine il catino della piazza triangolare della corsa. A vestire i colori di tutti i rioni, borghi e comuni, gli sbandieratori dell'Asta.

Hanno abiti bianchi e rossi, invece, i colori della città, tutti i componenti del gruppo del Comune, guidato dal Capitano del palio e dal suo seguito a cavallo. Chiude la sfilata il carroccio, scortato dagli armigeri, che quest'anno porta il drappo del 1967 che celebra il cinquantenario della ripresa della corsa vecchia di otto secoli. Ogni anno sono centinaia le persone impegnate a confezionare i costumi che saranno indossati in sfilata.

"Quest'anno ho cucito cinque mila perle a un solo abito" racconta Maddalena Spessa, che da oltre 40 anni lavora alla commissione costumi di uno dei comitati cittadini. Quell'abito sarà indossato da una delle 50 'regine' simbolo della 50/esima edizione della rievocazione". Ogni abito in sfilata è frutto di una ricerca storica e ogni rappresentazione si rifà a testi antichi e storie documentate. Per confezionare un solo abito di una dama vengono usati più di dodici metri di velluto. Ogni anno i 21 comitati palio sviluppano un tema medioevale da portare in sfilata, in base a un rigido standard. "Richiediamo anche una specifica bibliografia di riferimento e verifichiamo attentamente la congruità storica della narrazione che interpretano", dice la componente della commissione storica della sfilata, l'esperta di storia medioevale e direttrice della Biblioteca Astense, Donatella Gnetti.

La messa in scena itinerante ha anche una commissione artistica incaricata di ulteriori verifiche. Così anche la sfilata diventa sfida per i comitati palio. Ogni anno infatti viene premiato il borgo, rione o comune che ha rappresentato in maniera più fedele il proprio tema storico. In palio la 'pergamena d'autore' del club di Asti del Soroptimist international d'Italia. Ad assegnare il riconoscimento, nato nel 1983, una giuria selezionata composta da scenografi, costumisti, docenti di storia medioevale, registi e attori.

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