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Riapre Fulgor, cinema sogno di Fellini

 "Sotto lo schermo c'erano le pancacce, poi uno steccato come nelle stalle, che divideva i 'popolari' dai 'distinti': noi pagavamo undici soldi, dietro si pagava una lira e dieci". Così Federico Fellini ricordava il Fulgor, dove vide il suo primo film, 'Maciste all'inferno', sulle ginocchia del padre come racconterà in 'Roma' o dove più tardi cercherà un approccio con Gradisca, come girerà in 'Amarcord'. E il 'suo' cinema riaprirà a fine anno, dopo cinque anni di restauri.

A fare una prima inaugurazione dei lunghi lavori che lo restituiranno al pubblico, facendone uno dei centri del Museo Fellini, è il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in visita a Rimini dopo aver aperto la 38esima edizione del Meeting per l'amicizia tra i popoli. Sono già state completate la facciata e le parti esterne, c'è l'insegna che riprende quella originale. Il 'nuovo' Fulgor è stato progettato da Dante Ferretti, che è stato collaboratore di Fellini e per tre volte ha vinto l'Oscar alla scenografia.

La sala ha un'impronta "romagnol-hollywoodiana", come la definisce Ferretti. Alle due sale al piano terra (quella 'storica' da 190 posti più un'altra da 52) si accede dal foyer, sempre ripensata da Ferretti. Poi ci sono tre piani che ospiteranno disegni di Fellini, fotografie, installazioni, proiezioni di film e altri materiali.
Il Fulgor è solo una parte del Grande Museo Fellini che la sua Rimini intende dedicare al regista, articolando parte della città in tre 'assi': lo storico cinema, appunto, dove si potrà anche sperimentare in realtà aumentata i sogni del maestro, Castel Sismondo per i suoi set e il vasto spazio urbano di CircAmarcord.
   

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