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Giornata internazionale legumi, fanno bene salute e ambiente

Per produrre un chilo di lenticchie servono 1.250 litri di acqua, a fronte dei 13 mila litri per produrre un chilogrammo di carne bovina. Già questo basterebbe a favorire e intensificare la produzione e l'uso dei legumi nell'alimentazione umana. Si tratta di una pianta che esiste da milioni di anni ed è anche una delle prime piante al mondo ad essere stata coltivata. Fagioli secchi, lenticchie, ceci, fanno bene alla salute perché sono ricchi di sostanze nutritive, hanno un alto contenuto proteico e non danneggiano l'ambiente. Svolgono un ruolo nella lotta all'erosione e all'impoverimento dei suoli perchè non hanno bisogno di fertilizzanti azotati fissando l'azoto loro stessi e questa autosufficienza evita l'emissione di gas serra. Essendo poveri di grassi e ricchi di fibre solubili, i legumi aiutano a ridurre il colesterolo e controllare la glicemia. Per queste qualità sono raccomandati dalle organizzazioni sanitarie nel trattamento di malattie non trasmissibili come il diabete e le malattie cardiache. È stato anche dimostrato che i legumi aiutano a combattere l'obesità.

Infine per gli agricoltori, i legumi sono una coltura importante, mangiare o vendere i legumi che coltivano aiuta gli agricoltori a garantire la sicurezza alimentare delle loro famiglie e dà loro stabilità economica. Di tutto ciò si parlerà il 10 febbraio all'evento virtuale organizzato dalla Fao, "Impulsi per un futuro sostenibile" in occasione della Giornata internazionale dei legumi istituita dalle Nazioni Unite nel 2018 per sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici nutrizionali del consumo di una varietà di alimenti, compresi i legumi, che, come ricorda l'Onu, contribuiscono al raggiungimento dell'Agenda 2030 e a promuovere un'agricoltura sostenibile. All'evento della Fao si parlerà anche di come il settore globale dei legumi, dal punto di vista economico, si sta dimostrando un motore che favorisce la resilienza delle catene di approvvigionamento regionali e globali. 

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