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Fai-Cisl, mostra sui lavoratori della terra nel Novecento

(ANSA) - ROMA, 03 FEB - Una selezione di 50 immagini che narrano il lavoro e il movimento sindacale nel settore agricolo e del tabacco dagli anni '50 ad oggi: è quanto propone la mostra fotografica "Archivi aperti: la storia del lavoro per immagini. Lavoratori e lavoratrici della terra nel Novecento" che sarà inaugurata lunedì 6 febbraio a Roma presso Spazio5, in Via Crescenzio 99/d, zona Piazza del Risorgimento.

L'esposizione, in programma dal 6 all'11 febbraio, rimarrà accessibile gratuitamente al pubblico fino a venerdì 10 febbraio dalle 10 alle 19 e sabato 11 febbraio dalle 15 alle 20. La mostra, realizzata con il contributo della Regione Lazio, racconta, attraverso le immagini, "soprattutto il lavoro femminile, i momenti di lotta e partecipazione tramite volantini e manifesti digitalizzati, nonché l'esposizione degli originali di maggior pregio, sintesi del lavoro di schedatura, digitalizzazione e metadatazione del patrimonio archivistico della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, che gestisce e tutela l'Archivio Storico Fai Cisl e la Biblioteca Silvio Costantini". Il complesso archivistico raccolto dalla Fai Cisl è costituito- informa una nota- da circa 1300 faldoni, 400 supporti multimediali e un patrimonio fotografico di 10 mila stampe e diapositive. L'Archivio è stato dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio come "di interesse storico particolarmente importante" e dal 2021, grazie alla sinergia con la Direzione Generale Archivi del ministero della Cultura, ha consentito la raccolta di documenti prodotti dal secondo dopoguerra da lavoratrici e lavoratori agricoli rendendo il proprio patrimonio accessibile a studiosi e ricercatori. "L'archivio - afferma il Presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, Vincenzo Conso - con questa mostra racconta il lavoro di ieri ma intende anche avvicinare soprattutto i più giovani a una riflessione sul lavoro di oggi, le piaghe dello sfruttamento e del caporalato, ad esempio, motivo di indignazione e di azione sindacale ieri, sono ancora più di prima ragione di impegno e di lotta, e i volti e gli sguardi dei lavoratori che incrociamo in queste foto sono da monito". (ANSA).

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