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Via libera a 82.705 lavoratori extra Ue, metà in campi

 E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Dpcm di programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio italiano che fissa a 82.705 la quota annuale in aumento rispetto alle 69.700 dell'anno precedente. E' quanto afferma la Coldiretti, precisando che per quanto riguarda le quote attese principalmente nelle campagne sono 44mila unità (rispetto alle 42mila dello scorso anno); di queste 1.500 sono riservate alle nuove richieste di nullaosta stagionale pluriennale, quote che consentono all'impresa negli anni successivi di non essere vincolata al provvedimento per avere accesso all'autorizzazione.

Alcune quote sono riservate ai lavoratori di Paesi con cui entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria, a quelli che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi di origine e alle richieste presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro che assumono l'impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori. La vera novità di questo provvedimento, infatti, è rappresentata dal consolidamento e riconferma del rilascio di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22 mila unità (contro le 14mila).

Il nuovo decreto, precisa la Coldiretti, sarà anche l'occasione per sperimentare il superamento del nullaosta, sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l'immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato. In Italia, ricorda la Coldiretti, un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da 164 Paesi.  

Confagri, bene ok al decreto flussi ora accelerare iter
"L'emanazione del decreto flussi è particolarmente importante per il settore agricolo, dove continua a registrarsi una forte difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata. Ora serve uno sforzo da parte delle amministrazioni competenti per accelerare l'iter burocratico". Lo fa sapere Confagricoltura, soddisfatta per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dpcm che programma gli ingressi in Italia di 82.705 lavoratori extracomunitari stagionali e non stagionali.

La componente dei lavoratori stranieri in agricoltira ha assunto ormai una dimensione strutturale che presenta un'incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi, fa notare Confagri, e il fatto che al lavoro stagionale siano state destinate 44 mila quote, la metà delle quali riservate alle associazioni datoriali agricole, peraltro in crescita, conferma la fiducia del ruolo che possono svolgere in questa delicata materia. Per Confagri, ora è necessario che "l'iter burocratico per l'ingresso dei cittadini extracomunitari sia il più celere possibile e consenta alle imprese agricole di poter contare su questi lavoratori già nelle prime campagne di raccolta primaverili".

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