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Nel 2022 vendite in crescita per il Consorzio Parmigiano Reggiano

BOLOGNA (ITALPRESS) – Nel corso della prima giornata di Marca Bologna, la fiera italiana dedicata alla marca commerciale, il Consorzio Parmigiano Reggiano ha annunciato i dati positivi del 2022. Le vendite a volume hanno segnato un +3% totale (138.364 tonnellate rispetto a 134.367 nel 2021), con un +3,6% in Italia (60.035 tonnellate contro le 57.969

BOLOGNA (ITALPRESS) - Nel corso della prima giornata di Marca Bologna, la fiera italiana dedicata alla marca commerciale, il Consorzio Parmigiano Reggiano ha annunciato i dati positivi del 2022. Le vendite a volume hanno segnato un +3% totale (138.364 tonnellate rispetto a 134.367 nel 2021), con un +3,6% in Italia (60.035 tonnellate contro le 57.969 del 2021) e un +1,7% all'estero (59.375 tonnellate rispetto alle 58.398 del 2021).
Dopo aver chiuso un 2021 positivo, con un giro d'affari al consumo pari a 2,7 miliardi, nel 2022 proseguono dunque le buone performance. Le aziende del Consorzio Parmigiano Reggiano hanno quindi reagito bene alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati. I risultati dei consumi domestici del mercato Italia nell'ultimo bimestre, il più importante dell'anno nella categoria, registra una crescita di Parmigiano Reggiano del 10,3%. "Nonostante le preoccupazioni per le difficoltà che stanno affrontando le famiglie per l'aumento dei prezzi e per il caro energia, il 2022 è stato un anno estremamente positivo per il Consorzio", ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. "Le vendite a volume hanno registrato un +3% sul 2021, con una crescita importante del +3,6% nel mercato italiano. Questi risultati sono merito sia del grande impegno che tutta la filiera sta portando avanti, sia della fedeltà che i consumatori continuano a dimostrare ai valori della nostra Dop. Il Consorzio sta lavorando con gli operatori e le catene distributive per sostenere questi consumi anche nel corso dei primi mesi del 2023, per far sì che sulle tavole di tutti gli italiani non manchi mai quello che non è solo un formaggio, ma un simbolo della nostra cultura. Nella seconda parte dell'anno dovremo anche considerare che la produzione totale del 2022 ha registrato, per le conseguenze della variazione del clima e dell'inatteso picco del prezzo del latte spot, una contrazione del 2,2% che potrebbe determinare un eccesso di domanda", ha concluso Bertinelli.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Parmigiano Reggiano-

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