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Dieta Mediterranea: D'Eramo, si conferma numero uno al mondo

La dieta mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2023 davanti alla dash e alla flexariana, secondo la classifica di U.S. News & World Report che ha esaminato complessivamente 24 diete. Al quarto posto la dieta mind che previene e riduce il declino cognitivo e quinta classificata la dieta TLC (Therapeutic Lifestyle Changes) creata dal National Cholesterol Education Program del National Institutes of Health con l'obiettivo di ridurre il colesterolo. 

"Ancora una volta la Dieta Mediterranea ottiene il riconoscimento di migliore dieta al mondo. Il nostro modello alimentare di riferimento si conferma vincente e il più salutare, oltre che sostenibile. È la migliore risposta a modelli fuorvianti e che puntano solo a condizionare i consumatori, come il Nutriscore, o a chi vorrebbe sulle nostre tavole prodotti a base di insetti o cibi sintetici". Così il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D'Eramo commentando la classifica di U.S. News & World Report.
"Per il sesto anno consecutivo - fa notare il sottosegretario - la Dieta Mediterranea, che è anche patrimonio culturale immateriale dell'umanità Unesco, resta sul gradino più alto del podio, davanti alla dieta Dash e alla dieta flexitariana. Tutte e tre queste diete - prosegue D'Eramo - riducono o eliminano del tutto i cibi processati preferendo loro alimenti freschi.

Secondo nutrizionisti ed esperti, la Dieta mediterranea si conferma la migliore anche perché punta sulla qualità della dieta piuttosto che su un singolo nutriente o gruppo di alimenti. Conquista inoltre il primo posto per la salute delle ossa e delle articolazioni, è la migliore dieta per famiglie, per un'alimentazione sana e fra quelle a base vegetale. "Una dieta - ricorda ancora D'Eramo - che prevede anche un giusto consumo di vino. Faremo di tutto - conclude il sottosegretario - per difendere da ogni tipo di attacco questo modello vincente".

Coldiretti, dieta mediterranea in testa a classifica mondiale
La dieta mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2023 davanti alla dash e alla flexariana ma è sotto attacco degli effetti del cambiamento climatico, dell'esplosione dei costi di produzione e delle scelte dell'Unione Europea che boccia il vino con etichette allarmistiche e promuove i grilli a tavola. Lo rende noto la Coldiretti sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World's Report's, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. La dieta mediterranea - sottolinea Coldiretti - conquista il primo posto, seguita sul podio da quella dash contro l'ipertensione che si classifica seconda e la flexariana, un modo flessibile di alimentarsi, che è terza. Al quarto posto la dieta mind che previene e riduce il declino cognitivo e quinta classificata la dieta TLC (Therapeutic Lifestyle Changes) creata dal National Cholesterol Education Program del National Institutes of Health con l'obiettivo di ridurre il colesterolo come parte di un regime alimentare salutare per il cuore con molta verdura, frutta, pane, cereali, pasta e carni magre. "La dieta mediterranea - sottolinea la Coldiretti - ha vinto la sfida tra 24 diverse alternative con un punteggio di 4,6 su 5 grazie agli effetti positivi sulla salute ed è anche fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie, semplice da organizzare con alimenti di base, incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l'olio d'oliva, e scoraggia i grassi malsani, come i grassi saturi, con meno del 30% circa delle calorie totali provenienti dai grassi ed è adatta a chi segue prescrizioni religiose halal o kosher. Per il presidente della Coldiretti Ettore Prandini "l'equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera come nel sistema di etichettatura a batteria, e non certo sullo specifico prodotto".

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