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Pescatori raccolgono rifiuti in mare, intesa per la gestione

Sostenere i pescatori nella raccolta dei rifiuti in mare è l'obiettivo di un accordo di collaborazione tra il Consorzio nazionale dei rifiuti dei beni in polietilene Polieco e Confcooperative- Fedagripesca. Alla base c'è l'interesse comune di sperimentare modelli di gestione dei rifiuti, favorendo la realizzazione di idonei impianti portuali di raccolta per incentivarne l'avvio al riciclo. I due partner puntano sulla collaborazione con le Autorità di Sistema portuale del mare e con il Corpo delle Capitanerie di Porto, per implementare anche efficaci modelli di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi. Ci potrà essere quindi un cambio di passo nella legge 'Salvamare' che consente ai pescatori di raccogliere e portare a riva i rifiuti raccolti in acqua e conferirli in appositi spazi predisposti nei porti italiani. Una vera e propria svolta se si considera che, fino a poco tempo fa, i pescatori rischiavano di essere sanzionati se riportavano a terra i rifiuti sollevati dalle loro reti.

"Ci stiamo già attivando con Confcooperative per incentivare l'avvio al riciclo dei rifiuti raccolti con la pesca e provenienti dalle imbarcazioni", fa sapere la direttrice del Polieco Claudia Salvestrini. Il vicepresidente Fedagripesca-Confcooperativa Paolo Tiozzo ricorda che i pescatori hanno dato un contributo importante nel liberare il mare dai rifiuti, incontrando però non poche difficoltà. "Ora grazie all'accordo raggiunto - sottolinea Tiozzo - sappiamo di poter contare su un partner specializzato che ci sosterrà dalla raccolta al riciclo dei rifiuti". E di lavoro da fare ce n'è molto, perché secondo le stime di Fedagripesca, se la flotta da pesca italiana ad ogni uscita potesse portare a terra tutto quello che rimane impigliato nelle reti oltre al pesce, in 10 anni libererebbe il mare da 30 mila tonnellate di rifiuti. I due partner valuteranno anche l'intercettazione di fondi del Pnrr per realizzare e potenziare gli impianti portuali di raccolta, provando anche a favorire forme di recupero energetico per le plastiche non avviabili a riciclo meccanico. 

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