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Il Bianco dell'anno è un Verdicchio che parla lombardo

(ANSA) - MILANO, 03 OTT - Il "Bianco dell'Anno 2023" del Gambero Rosso va a Verdicchio Riserva San Paolo 2019 realizzato da Pievalta. Un premio che approda nelle Marche ma che si misura in salsa lombarda, dato che l'azienda di Maiolati Spontini, pioniera della viticoltura biodinamica è nata dall'intuizione e dalla lungimiranza della Barone Pizzini di Provaglio d'Iseo (Franciacorta, Brescia) e dal ceo Silvano Brescianini. I filari delle viti marchigiane da cui si è ottenuto il vino premiato si inerpicano sul crinale della collina di Monte Follonica, nell'entroterra anconetano.

Il premio arriva a vent'anni dalla prima vendemmia e il merito va condiviso con l'enologo milanese Alessandro Fenino: un percorso in più tappe, conquistate negli anni sempre per la critica del Gambero Rosso: "Miglior rapporto qualita?/prezzo" 12 anni fa, 6 volte "Tre Bicchieri" fino all'odierno "Bianco dell'anno". La produzione dell'etichetta è limitata alle annate migliori e contenuta in circa 12 mila bottiglie per vendemmia.

La fermentazione in cantina è di 18 giorni con lievito indigeno : proprio l'annata 2019 è stata la prima destinata all'affinamento, per un periodo totale di 21 mesi, in tre contenitori differenti: acciaio, legno e cemento, che portano al vino caratteristiche diverse e complementari.

La cantina marchigiana può contare su 32 ettari di vigneti, distribuiti tra i borghi di Maiolati Spontini, Montecarotto, Cupramontana e San Paolo di Jesi. La produzione annua complessiva di Pievalta e? di circa 150.000 bottiglie. (ANSA).

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