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Guide: Bar d'Italia, i migliori 45 per il Gambero Rosso

(ANSA) - ROMA, 03 OTT - Tra grandi conferme, balzi in avanti e interessanti novità, sono 45, tra Nord e Sud della Penisola, i locali premiati dalla guida Bar d'Italia del Gambero Rosso giunta alla sua 23/a edizione, con la storica partnership di illycaffè,.

Un panorama articolato, fatto di formule molto diverse tra loro che ben riflettono lo spaccato attuale del mondo bar. La Lombardia è sempre in prima fila con 12 indirizzi, seguita da Veneto ed Emilia-Romagna ciascuna con 5, ma c'è da registrare anche l'ingresso nell'Olimpo di tre insegne: Paolo Griffa al Caffè Nazionale (Aosta); Antico Caffè San Marco (Trieste); Ditta Artigianale (Firenze).

Grandi novità anche per le Stelle, ovvero i locali che hanno i Tre chicchi e le Tre tazzine da almeno 10 anni: sono 20 le insegne quest'anno presenti nella sezione. Ma l'ambita doppia stella, ovvero vent'anni ininterrotti di eccellenza, di storia ed evoluzione del bar moderno, va a due grandi nomi, Converso a Bra (Cuneo) e Antico Caffè Spinnato di Palermo. Premio illy Bar dell'anno è Marelet a Treviglio (Bergamo), locale della famiglia Colleoni che si definisce Locanda e Osteria Contemporanea: una struttura all'avanguardia, concepita nell'ottica della massima attenzione all'impatto ambientale che usa la geotermia e il fotovoltaico come principali fonti di energia.

In più, i Tre Chicchi e le Tre Tazzine, simbolo di eccellenza del bar italiano, festeggiano vent'anni. La guida Bar d'Italia del Gambero Rosso è nata infatti nel 2000 ma le valutazioni in Chicchi e Tazzine sono state introdotte tre anni dopo.

"Il percorso intrapreso con illycaffè grazie alla storica pubblicazione dedicata i migliori bar va da sempre in questa direzione, alla ricerca delle realtà più virtuose ed attente", sottolinea Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso.

"Gli ottimi risultati di quest'anno - aggiunge Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè - sono un traguardo importante dopo un periodo che ha scosso dalle fondamenta il mercato dei pubblici esercizi, ma non rappresentano un ritorno al passato".

"Il bar è un punto fermo della nostra routine", conclude l'Amministratore Delegato Luigi Salerno "Una routine che ci aspettiamo sia all'insegna dell'eccellenza". (ANSA).

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