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Con chef Andrea Fusco giochi culinari tra Giappone e Italia

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Da Taki Off, ristorante capitolino di proprietà di Onorio e Yukari Vitti e vetrate panoramiche a Piazza Cavour, comincia un nuovo capitolo. A prendere le redini della cucina è arrivato lo chef romano Andrea Fusco che propone una linea gastronomica accogliente e giocosa, concepita per esaltare e armonizzare la complementarietà di due tradizioni gastronomiche importanti come quella italiana e quella giapponese. Dopo tre anni di consulenza gastronomica "subentro all'amico Viglietti proponendo - ha detto - giocosi incontri tra piatti di cultura e veste giapponese, come i ravioli gyoza con inaspettati ingredienti della tradizione italiana, la coppa di testa e patata al rosmarino ad esempio, consapevole del gran rispetto delle materie prime in entrambe le culture gastronomiche". L'obiettivo è dare una nuova impronta al ristorante, sostenibilità economica, con l'obiettivo di conferirgli una chiara identità culinaria grazie ai fondamenti della sua cucina, da sempre creativa ma di sostanza, tecnica ma legata ai sapori confortevoli. I piatti dei tre menu degustazione sprizzano colori e allegria, impreziositi dalle note di ingredienti orientali.

Infatti, Taki Off nasce poco più di un anno fa, come progetto autonomo, seppur coinquilino, del ristorante di cucina e cultura giapponese Taki. L'obiettivo era ed è di arricchire la magia e atmosfera che si respira nelle sale del ristorante tradizionale con l'estro e la creatività di una cucina gourmand, in un locale aperto solo la sera e molto gettonato per incontri di coppia, anche grazie all'impeccabile servizio di sala e confortevole design degli interni. "La mia ricerca di uno chef che guidasse con amore e sensibilità il ristorante Taki Off in questa seconda fase, si è diretta verso uno chef di esperienza che però avesse l'energia e l'entusiasmo di un ragazzo - racconta Onorio Vitti - e Andrea Fusco ha conquistato da subito sia me che Yukari. Il suo rigoroso rispetto delle materie prime ci ha fatto capire come fosse la persona ideale per raccontare un mondo in equilibrio tra occidente e oriente". Andrea Fusco non è nuovo all'uso di materie prime e prodotti di nipponica provenienza come si può ricordare da suoi piatti storici quali Ostriche in tempura con cotechino e prugne caramellate al sake o la Ricciola, katsuobushi e consommé di vitello o ancora, il Tortello di mortadella su crema di parmigiano, rughetta croccante e riduzione di soia e aceto balsamico.

Tre sono i menu degustazione proposti in questa riapertura capitolina " Nella mia cucina - conclude Fusco - l'elemento della sorpresa c'è ma non è mai qualcosa che lascia perplessi.

Gli ingredienti sono tutti o quasi riconoscibili e uniti da una piacevolezza e riconoscibilità di fondo: il resto è divertimento". (ANSA).

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