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Ucraina: Ismea, sale ancora prezzo grano, mais cede lievemente

- I prezzi dei seminativi rilevati in Italia sulle principali piazze di contrattazione e aggiornati ad aprile 2022 hanno registrato ulteriori rincari su base mensile, ad eccezione del mais per il quale si rileva un lieve ripiegamento dei listini. Lo evidenzia l'Ismea. In particolare, i listini del frumento duro si sono attestati a 503,66 euro/t (+84,2% rispetto aprile 2020, +86,5% su aprile 2021 e + 1,4% sul mese precedente) dopo i picchi raggiunti a novembre e gennaio.

"Per questo prodotto - sottolinea l'Ismea - che non ha una diretta correlazione con la guerra le prospettive sono di una prossima inversione di tendenza dei listini se dovessero essere confermate le previsioni di un recupero produttivo in Canada, primo produttore ed esportatore globale, colpito la scorsa estate da un'eccezionale siccità che ha falcidiato il 60% dei raccolti".

Nel caso del frumento tenero, la cui produzione russa e ucraina costituisce circa il 30% degli scambi mondiali - con ampia prevalenza di paesi del nord Africa e asiatici - i prezzi hanno ricominciato a salire dopo una fase di distensione del mercato, di riflesso agli apparenti progressi percepiti nei colloqui Russia-Ucraina. Ad aprile, sul mercato nazionale, il grano tenero ha raggiunto mediamente i 398,95 euro/t evidenziando un incremento del +71% su base annua e del 2% sul mese precedente.

Per il mais, quotato mediamente ad aprile sul mercato nazionale a 371,94 euro/t, si è registrata una leggera flessione mensile (-2,6% su marzo 2022, a fronte di un +59,5 su base annua), che non è attualmente indicativa di un'inversione della tendenza del mercato. Permangono infatti le preoccupazioni sulla mancanza del prodotto di origine ucraina. In costante aumento risulta anche il prezzo dell'orzo che ha raggiunto ad aprile 2022, in base alle rilevazioni Ismea sul mercato italiano, il record di 362,64 euro/t. (ANSA).

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