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La fine dell'emergenza Covid fa bene a turismo e cibo

(ANSA) - ROMA - La fine dello stato di emergenza Covid è importante per il settore turistico dove il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie straniere in vacanza in Italia per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche, arrivando a rappresentare oltre 1/3 del totale. Lo fa sapere la Coldiretti, commentando la decisione che prevede, tra le altre misure, il superamento del green pass base rafforzato per alberghi e strutture ricettive, per ristoranti all`aperto, sagre, fiere, parchi tematici e di divertimento, musei, mostre e altri luoghi della cultura. Il tutto facilitando il ritorno dei vacanzieri dall'estero, già a partire dalla Pasqua e dai ponti di primavera.

Durante lo stato di emergenza scattato il 31 gennaio 2020 e più volte rinnovato per combattere la pandemia, la Coldiretti su dati Bankitalia, fa sapere che si sono verificati quasi 50 miliardi di mancati introiti solo per l'assenza forzata dei turisti stranieri.

L'allargamento delle maglie sul green pass, precisa la Coldiretti, ha un impatto positivo a cascata sull'intera filiera agroalimentare, dalle industrie alle aziende agricole.

Nell'attività di ristorazione, infatti, sono coinvolti 360 mila tra bar, mense, ristoranti e agriturismi nella Penisola ma le difficoltà si trasferiscono a cascata sulle 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro. (ANSA).

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