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Freddo infierisce su verdure di stagione, prezzi fino a +20%

L'ondata del maltempo impatta violentemente sui prezzi all'ingrosso di zucchine e finocchi con aumenti percentuali a doppia cifra in una sola settimana, rispettivamente del 15% e del 20%. Un'amara sorpresa per i consumatori di queste colture caratterizzate in genere ad inizio anno da una scarsa domanda e una conseguente stabilità nelle quotazioni. Ma a cambiare le carte in tavola sono state le gelate notturne, le nevicate e l'abbassamento repentino delle temperature diurne registrato degli ultimi sette giorni. Lo fa sapere all'ANSA Bmti (Borsa Merci Telematica Italiana) su dati dei mercati all'ingrosso Mise - Unioncamere, che non esclude per la prossima settimana rialzi anche per altre colture. Entrando nel dettaglio, secondo Bmti l'attuale andamento climatico ha messo ko la produzione di finocchi nazionali quantitativamente e qualitativamente, in particolare, la produzione campana, ma soprattutto quella pugliese, sono le più colpite. Le importazioni, del resto non sono bastate a soddisfare la mancanza nazionale, portando il prezzo dei finocchi a 2,31 euro/chilo, con picchi ancora più alti per il poco prodotto di ottima qualità; nello stesso periodo del 2021 i listini non superavano gli 85 centesimi euro/chilo. Forti incrementi anche per le zucchine, in particolar modo per la produzione siciliana. In questo caso, però, il prodotto arrivato dall'estero ha limitato l'aumento delle quotazioni, evitando che il prezzo schizzasse ancora più in alto dei 2 euro/chilo; a sfiorare invece i 2,50 euro/chilo è la zucchina laziale. Bmti ricorda, infine, che a differenza dei finocchi, questa produzione non ha subito danni qualitativi che lo scorso anno la quotazione toccava appena 1,52 euro/chilo.

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