Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Si mangia a casa e il carrello diventa più gourmet

Si continua a mangiare di più a casa ma a cambiare nuovamente è la composizione del carrello della spesa, che diventa più gourmet, alla ricerca di una gioia del palato e un momento di ricompensa. Riprendono il volo le vendite di prodotti pregiati o, comunque, meno comuni come salmone, funghi, avocado, salse e pesce fresco; ma anche snack dolci, salati e merendine con incrementi in valore dell'8% che, insieme ad aperitivi, birre e vino (+5,4%) trovano spazio nelle nuove quotidianità. Re delle tavole lo spumante che mette a segno + 27,4% In costante calo, invece, l'acquisto di uova, burro, farina e altri prodotti base con cui durante il primo lockdown tanti italiani si erano cimentati per passare il tempo. Insomma si registra una sorta di ritorno alle vecchie abitudini pre-pandemia, con uno sguardo più attento però a sostenibilità, salute e benessere.

A metterlo in evidenza è il rapporto dell'Ismea sui consumi alimentari degli italiani nei primi nove mesi del 2021, che parla di "una nuova socialità in tempo di Covid che si traduce in una convivialità 'cibo-centrica' più casalinga". Tornano quindi alla ribalta i prodotti freschi sfusi (+1,3%) e calano dello 0,6% i confezionati, dal pesce (+27%) agli ortaggi con una nuova crescita delle buste pronte all'uso di quarta gamma (+6,4%). Aumenta anche la frequenza di acquisto (+16%), con un ridimensionamento degli alimenti conservabili in scatola. Un carrello più leggero in termini di volume, avendo più prodotti certificati (come Dop, Igp e i biologici) ed elaborati dall'elevato valore aggiunto, complici aumenti di prezzo di alcune categorie merceologiche. Lo smart working, che sta diventando un fatto strutturale per una quota non trascurabile di lavoratori, contribuisce a tenere alti i consumi alimentari penalizzando i canali del fuori-casa. Confermano la loro dinamica positiva i frutti ritenuti più salutari: avocado (+39%), mirtilli (+34%) e mandorle (+15%) e, in generale, resta vivo l'interesse per la frutta secca in guscio, che rappresenta il 12% del comparto in valore.

Caricamento commenti

Commenta la notizia