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Op Agritalia, coltivazione in sacchetto per qualità uva

(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Rendere la propria produzione eco-sostenibile con il metodo dell''insacchettamento dell'uva da tavola direttamente sulla pianta utile a permettere una produzione a residuo zero: è quanto avviato, con una sperimentazione, dall''Organizzazione di Produttori Op Agritalia che ha sede a Barletta (Puglia) e che ogni anno produce 4.000 tonnellate di uva da tavola, commercializzate nei canali della Grande distribuzione organizzata (Gdo) e nei mercati all'ingrosso del nord Italia. A partecipare al processo di sperimentazione l'Università degli Studi di Foggia che fornisce supporto nel monitoraggio del prodotto per verificare tutti gli aspetti qualitativi dell'uva, sino all'arrivo sulla tavola del consumatore.

La tecnica - informa una nota - è quella di chiudere i grappoli all'interno di sacchetti in carta che li proteggerà dagli agenti esterni quali parassiti e spore fungine. La metodologia - spiegano gli esperti - permetterà inoltre di abbattere "del tutto i trattamenti e, di conseguenza, i residui, preservando, al contempo le caratteristiche qualitative e organolettiche del prodotto stesso". "Abbiamo avviato - commenta Michele Laporta, presidente della Op Agritalia - una produzione di uva da tavola a residuo zero perché consideriamo il benessere dei nostri clienti un obiettivo fondamentale del nostro lavoro". "La tecnica - aggiunge Laporta - ci permette anche di ottenere un altro grande risultato in tema di sostenibilità ambientale, mantenere più a lungo il frutto sulla pianta, consentendoci così di diminuire il consumo energetico. Riusciamo quindi ad aiutare l'ambiente e a fornire al contempo al consumatore un prodotto sempre fresco, appena tagliato". (ANSA).

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