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Fao, prezzi alimentari ancora in rialzo +1,2% a settembre

(ANSA) - ROMA, 07 OTT - Ancora in rialzo a settembre l'Indice Fao dei prezzi dei prodotti alimentari che, spinti dalla domanda di grano e olio di palma, mettono a segno un aumento dell'1,2% rispetto ad agosto e del 32,8% rispetto allo stesso periodo del 2020. Entrando nel dettaglio, i listini dei cereali a settembre guadagnano il 2% in un mese per gli aumenti del prezzo del grano +4% (+41% rispetto all'anno precedente); il mais segna +0,3% (+38% sull'anno). "Tra tutti i principali cereali - fa sapere l'economista della Fao, Abdolreza Abbassian - sarà il grano a essere al centro dell'attenzione nelle prossime settimane, quando la domanda sarà messa alla prova dal rapido rincaro dei prezzi". Rialzi anche per gli oli vegetali (+1,7% nel mese e +60% sull'anno), con i prezzi dell'olio di palma che hanno fatto segnare il valore più alto degli ultimi 10 anni. E se i prodotti lattiero-caseari salgono dell'1,5%, lo zucchero segna +0,5%.

Sostanzialmente invariato è il prezzo della carne, che comunque registra +26,3% su base annua.

Quanto alla produzione di cereali nel 2021 è ancora inferiore al fabbisogno di consumo, nonostante le cifre record di 2 800 milioni di tonnellate. Secondo l'ultimo Bollettino su domanda e offerta della Fao, infatti, saranno raccolti 776,7 milioni di tonnellate di grano, con rese più abbondanti previste nell'Europa orientale e in Australia, che andranno a compensare i cali di produzione attesi in Canada e Federazione Russa per le condizioni atmosferiche avverse. Quanto ai consumi dei cerali è previsto un aumento dell'1,8% dovuto ad significativo incremento dell'uso del grano per l'alimentazione animale. Di conseguenza, il rapporto mondiale tra riserve e utilizzo di cereali per il 2021/22 dovrebbe attestarsi al 28,4", in calo del 29,2% dell'anno precedente. (ANSA).

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