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Francia conquista il Bocuse d'Or, Italia decima

La Francia conquista il Bocuse d'Or, il più grande concorso culinario internazionale, che ha preso il via ieri e si è concluso questa sera, con la grande cerimonia di premiazione a Lione. Al secondo posto, con il Bocuse d'argento, la Danimarca. Al terzo posto, con il Bocuse di bronzo, la Norvegia. Mentre il Premio del "take away" è andato alla Svezia. Nessun premio particolare, invece, è andato all'Italia.

L'Italia si è classificata decima. Un'edizione quella di quest'anno che nel testare l'abilità degli chef in concorso ha voluto tener conto dei cambiamenti portati dalla pandemia, dedicando una prova al take away, con tanto di premio, andato alla Svezia. "Il nostro compito è innovare sempre, pensare alle tendenze. Il take away è stata l'unica soluzione durante la crisi e ha permesso di scoprire tecniche leggermente diverse", ha detto lo chef tre stelle e presidente del comitato organizzatore, Régis Marcon.

Bergamo, consapevoli che sarebbe stata difficile
"Per me essere riuscito a vivere l'emozione di una finale Bocuse d'Or significa aver esaudito un desiderio che tenevo nel cassetto da una vita. Eravamo consapevoli del fatto che sarebbe stata difficile spuntarla ma ero altrettanto sicuro che avremmo fatto un buon lavoro". Così un emozionatissimo Alessandro Bergamo, alla guida del team italiano che si è classificato decimo al Bocuse d'Or di Lione. "Devo ringraziare tutti - ha aggiunto - il mio commis Tanese, il coach Alessio, Filippo Crisci, Noel Moglia e gli helpers, senza di loro non sarei qui a vivermi questo momento. Il presidente Crippa, il direttore Tona e il Presidente FIC Rocco Pozzulo; sono stati mesi duri ma ce l'abbiamo fatta. Il Bocuse d'Or non è solo una competizione, vivere il Bocuse d'Or significa imparare ad affrontare le sfide che la vita porta propone con o senza preavviso, una scuola di vita che consiglio a tutti i miei colleghi più giovani". "Non so tramutare in parole quello che provo in questo momento - ha commentato il coach Lorenzo Alessio - arrivare qui, a Lione dopo il lockdown è stato entusiasmante. Durante la gara abbiamo lavorato bene, siamo stati precisi al millesimo, siamo stati in apnea per 5 ore e 35 minuti ma ce l'abbiamo fatta. Oggi festeggiamo, è stato un anno difficile e ci meritiamo questo risultato. Ogni giorno mi sono diviso tra lavoro e allenamento con i ragazzi, ma l'incanto che oggi ho vissuto mi ha ripagato di tutta la fatica precedente". 

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