Le relazioni tra amministrazione e organizzazioni sindacali agricole, lo snellimento della burocrazia elefantiaca nella capitale, la necessità di un assessore dedicato e, soprattutto, la valorizzazione del settore primario considerato che Roma è il più grande comune agricolo dEuropa, con 50 mila ettari coltivati e un valore di oltre mezzo milione di euro per la città. Questi i temi al centro dellincontro, oggi, tra Cia-Agricoltori Italiani e i candidati sindaco Carlo Calenda, Roberto Gualtieri e Virginia Raggi, in vista delle amministrative del 3 e 4 ottobre. A coordinare i lavori, mettendo sul tavolo temi e criticità, il presidente di Cia Roma, Riccardo Milozzi.
Per Roma vogliamo leccellenza e non dimentichiamo la sua vocazione agricola -ha detto Calenda nel suo intervento-. Ecco perché, nel nostro piano, il Comune deve avere un assessore allAgricoltura. Lobiettivo è quello di modernizzare il comparto, per renderlo sempre più innovativo e attrattivo; sostenere e aumentare il presidio degli agricoltori, anche per far fronte alla fauna selvatica; semplificare la burocrazia, ad esempio per ottenere in tempi rapidi i cambi di destinazione duso per far aprire nuove ricettività allinterno delle aziende incentivando agriturismi e attività multifunzionali. Secondo Calenda, non serve un marchio Roma costruito appositamente, tutti i marchi ad hoc falliscono miseramente. Piuttosto, per sostenere il settore primario, serve un sistema che vincola chi vince gare per le mense scolastiche a usare prodotti locali e a km 0, oppure favorire anche in centro storico, nella ristorazione, la scelta di prodotti tipici e tradizionali. Per fare tutto questo, ha concluso, tavoli di concertazione con la rappresentanza sono fondamentali. Gli obiettivi si raggiungono lavorando insieme.
Anche per Roberto Gualtieri cè bisogno di un patto con gli agricoltori per costruire strategie condivise e fare della Roma agricola un modello e un motore dello sviluppo, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche della sostenibilità e dellinnovazione. Il settore primario non è marginale, è un asset fondamentale che va promosso sempre di più per esempio con la cura e la manutenzione del verde urbano affidata agli agricoltori e poi con la tutela dei terreni agricoli contro il consumo di suolo e con la valorizzazione dellagroalimentare locale di qualità. In questo senso, ha continuato Gualtieri nel suo discorso, è necessario combattere le lentezze e linefficienza della burocrazia. Vogliamo una città più semplice, con una diversa organizzazione degli uffici, lavorare con lo strumento della Conferenza dei servizi. Roma, cioè, deve passare dal primato delle procedure al primato dellobiettivo.
E di obiettivi ha parlato anche lattuale sindaca, Virginia Raggi, sottolineando come le richieste avanzate dagli agricoltori sono in parte già state accolte attraverso la recente approvazione del Piano Agrifood. Un piano, ha ricordato, per potenziare la filiera agroalimentare e la filiera corta; garantire laccesso alle risorse e il supporto alle aziende agricole, soprattutto di giovani e donne; promuovere la specificità dei territori; ridurre gli sprechi con la redistribuzione delle eccedenze di cibo; valorizzare il suolo e il paesaggio per lo sviluppo sostenibile; incoraggiare la crescita di agriturismi e agriasili; incentivare la diffusione di energia verde. Lagricoltura è nel dna di Roma e bisogna spingere su questo focus -ha proseguito Raggi-. Stiamo lavorando anche sulla semplificazione delliter burocratico: in tal senso, un passo avanti è stato fatto con lapertura dello Sportello unico per le attività agricole, che permette di semplificare le procedure connesse a tutto il settore e, soprattutto, lavorare di concerto con i nuovi sistemi applicativi della Regione.
Roma ha grandi possibilità di sviluppare lagricoltura metropolitana e periurbana, creando nuove fonti di reddito e occupazione, soprattutto se amministrazione comunale e organizzazioni agricole lavorano bene insieme -ha chiosato il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. Noi facciamo il tifo per la città e continueremo a fare richieste e proposte alla politica per sostenere e rafforzare il settore.
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