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Inaugurato a Sant'Agata Feltria l'Ecomuseo del Tartufo

Un struttura unica in Emilia-Romagna, dedicata al tartufo bianco e al rapporto con l'ambiente in cui vegeta. E' stato inaugurato a Sant'Agata Feltria, nel Riminese, l'Ecomuseo del Tartufo, il 'tuber magnatum pico', simbolo del paese romagnolo e al centro di una fiera - giunta ormai alla 37/a edizione in programma nelle domeniche del prossimo ottobre - conosciuta in tutta Italia.

Il museo - che conta su una superficie di 100 metri quadrati ed è frutto del lavoro della Pro Loco di Sant'Agata Feltria - contiene una esposizione interattiva, composta da gigantografie con immagini suggestive e significative del mondo dei tartufi; descrizioni; filmati e documentari dei luoghi del cosiddetto 'oro dei boschi' con il commento di esperti.

Grazie ad immagini, foto e oggetti vengono raccontate anche la 'cerca' del tubero, e la gastronomia che lo vede protagonista, sulle tavole più ricercate. Nelle sale del museo vengono raccontate la storia del tartufo, la sua tradizione, il suo ciclo biologico, la scelta del cane, la fiera nazionale, l'associazione 'Città del Tartufo'.

"L'Ecomuseo unisce ambiente, cultura e gastronomia in un unico spazio, ed è un simbolo positivo - osserva in una nota il vicesindaco di Sant'Agata Feltria, Franco Vicini -: un edificio ormai anacronistico e inutilizzabile, un ex mattatoio abbandonato e semicrollato, è stato recuperato con fondi europei e reso splendido grazie all'impegno economico e volontario della Pro Loco. È un esempio di collaborazione e sinergia che funziona per il bene del paese". (ANSA).

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