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Unaitalia, da avicolo oltre 50 milioni di euro su investimenti green negli ultimi 5 anni

L'avicoltura italiana con oltre 50 milioni di euro di investimenti green negli ultimi 5 anni e con un fatturato di 5,7 miliardi di euro nel 2020 (+3,8% sul 2019), 6000 allevamenti professionali e 64mila addetti (38.500 allevatori e 25.500 addetti alla trasformazione), "ha già imboccato la strada verso la sostenibilità": sono stati prodotti 310 milioni di kw di energia elettrica rinnovabile e inoltre ridotti gli antibiotici, con un ulteriore calo del 6% nel 2020, giungendo al - 88% dal 2011 ad oggi. È il bilancio del 2020 verso gli obiettivi della transizione ecologica di Unaitalia, l'associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale, durante l'assemblea nazionale "L'avicoltura italiana e le sfide della transizione ecologica. Sostenibilità e innovazione digitale per la crescita della filiera". All'evento presso la Casa del Cinema di Roma tra gli altri ha partecipato il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

I dati rilevano inoltre il recupero di 46 miliardi di litri di acque di processo e che quasi il 60% dei mezzi utilizzati dalla filiera sono a ridotta emissione di Co2. Si evidenzia che gli oltre 50 milioni di euro investiti con "fondi propri dalle aziende associate ad Unaitalia" hanno permesso di avviare a recupero il 90% degli scarti di lavorazione e riguardato la produzione di biogas e biometano da fonte rinnovabile (17,3 mln di metri cubi all'anno) e la restituzione delle acque depurate all'ambiente (9,2 mln di metri cubi all'anno). Per il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, riconfermato per il prossimo triennio "il settore avicolo, che con la sua filiera integrata e 100% italiana incarna perfettamente i principi del From farm to Fork, è pronto a cogliere le sfide della transizione ecologica e del Green Deal". "La nostra ambizione - specifica - è arrivare entro 10 anni ad avere l'intero parco avicolo italiano non solo ad alta tecnologia, ma anche autosufficiente dal punto di vista energetico ed a ridotto impatto ambientale". Per Forlini il settore ha bisogno di "misure e risorse" e così "il Pnrr è un'occasione unica" anche "per rinnovare il parco agrisolare del 25-30% degli allevamenti". (ANSA).

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