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Fao: è ancora corsa dei prezzi alimentari, +1,7% ad aprile

Continua anche ad aprile la corsa dei prezzi dei generi alimentari cresciuti dell'1,7% rispetto a marzo trainati dallo zucchero e dai cereali. L'lndice della Fao ha calcolato che si tratta dell'undicesimo mese, con il 30,8% in più rispetto al livello registrato nello stesso mese lo scorso anno. E' il valore più alto dal 2014, con il 12% in più rispetto al valore record di tutti i tempi del febbraio 2011. Entrando nel dettaglio i prezzi degli oli vegetali hanno guadagnato l'1,8% e le carni l'1,7%.

Dopo una breve flessione in marzo, tornano a salire i cereali (+1,2%), che si assesta su un valore del 26% in più rispetto ad aprile 2020. In crescita anche i prezzi del mais (+5,7%), che si portano a un livello più alto del 66,7% rispetto a un anno fa. Salgono anche i listini dei prodotti lattiero-caseari con +1,2%, in seguito all'aumento delle quotazioni di burro, formaggio e latte scremato in polvere, sostenuto da una solida domanda di importazione dai paesi asiatici.

Quanto alle previsioni aggiornate sull'offerta e la domanda dei cereali, la Fao stima un consumo nel 2021 di 2 767 milioni di tonnellate, in crescita del 2,1% rispetto allo scorso anno.

Ritocco al ribasso del 2,3%, invece, per le scorte cerealicole entro la fine del 2021, che porta il rapporto mondiale tra riserve e utilizzo a scendere al 28,3%, il valore più basso degli ultimi sette anni. Si prevede che nel 2020/2021 il commercio mondiale interesserà 467 milioni di tonnellate, il 5,9% in più su base annua. La Fao, infine ha pubblicato la prima previsione relativa alla domanda e offerta di grano nella stagione 2021/22 pari a 778,8 milioni di tonnellate, in salita dello 0,5% rispetto alle aspettative del 2020 e questo grazie alla prospettiva di un incremento annuo del 6% della produzione dell'Unione europea. (ANSA).

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