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Vino: Uiv, stop distorsioni con leve fiscale e contributi

ROMA - Strumenti fiscali per mettere in sicurezza finanziaria migliaia di aziende del vino piegate dalle chiusure Ho.re.ca (Hotellerie-Restaurant-Café), con 500 milioni di euro di crediti incagliati e mancate vendite franco cantina per 1,5/1,8 miliardi di euro, ma anche una promozione verso i Paesi terzi più flessibile per intercettare l'atteso rimbalzo del mercato. Sono questi i due capisaldi per far ripartire il settore in questo particolare momento nel quale non è adatta la distillazione di 'crisi', cioè eliminare il vino rimasto invenduto . Lo fa sapere il presidente di Uiv, Unione italiana vini, Ernesto Abbona, in seguito alla riunione del Tavolo vitivinicolo con il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio.

"Il vino italiano nei prossimi mesi si gioca il proprio futuro - avverte il presidente - saremo pronti a ripartire se attraverso il Fondo filiere si riescono ad adottare misure finanziarie efficaci per traghettare il settore fuori dall'impasse; altrimenti si rischiano dinamiche distorsive a catena in particolare sul fronte dei prezzi, in grado di travolgere un sistema sin qui vincente". Il presidente precisa che "tra mancati ricavi e crediti non evasi il quadro del mercato oggi è particolarmente fluido e sarebbe un peccato non approfittare di uno scenario che potrebbe rivelarsi favorevole.

Questa - spiega - è una crisi di liquidità, non più di mercato e e se non assecondiamo la domanda latente questa si rivolgerà altrove". Le principali misure di emergenza proposte dall'Uiv riguardano il sostegno della liquidità delle imprese che hanno perso fatturato, con il rafforzamento del contributo a fondo perduto, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali anche per il 2021 e la sospensione dei pagamenti delle imposte e del versamento dell'Iva sui crediti commerciali incagliati. Interventi richiesti anche in merito allo stoccaggio dei vini Dop e Igp e all'approvazione dei decreti attuativi sulle rese dei vini generici e sulla sostenibilità.

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