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Olio: Assitol, vademecum per la giusta conservazione

ROMA - Nel 2020 l'acquisto medio annuo di olio extra vergine è cresciuto di un + 9%, pari a circa 11,5 litri l'anno di consumo. A rilevarlo è Assitol nel contesto di un'analisi su quanti conoscono davvero le regole per la corretta conservazione dell'olio extra vergine d'oliva. L' associazione Italiana dell'industria olearia sottolinea nel particolare che sia i dati dell'Ismea sia quelli Coop-Nielsen attestano l'effetto-scorte indotto dal Covid, che ha riguardato anche l'olio d'oliva. Assitol aggiunge che secondo alcune recenti ricerche sui consumi ai tempi del coronavirus, l'alimento simbolo della Dieta mediterranea fa parte di quel "paniere" di alimenti che, in pandemia, non possono mancare in dispensa. Per la conservazione dell'olio e per evitare di danneggiare l'extravergine in modo irreparabile Assitol consiglia che deve essere protetto dalla luce e dal calore, che ne provocano l'ossidazione. E' suggerito che il prodotto deve essere posizionato lontano da odori impregnanti e non deve subire colpi d'aria o sbalzi termici. E' inoltre segnalata la guida promossa dall'associazione e realizzata dall'Unione consumatori "Olio extra vergine di oliva - un tesoro da preservare", consultabile online: https://www.assitol.it/guida/ indicato. "Gli italiani - afferma Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol - si sono riscoperti cuochi e comprano maggiori quantità di olio. Spesso, però, non sanno come gestirlo nella dispensa di casa. Del resto, quella della corretta conservazione è una catena, che parte dell'azienda e si conclude con l'impiego domestico. Tutti gli attori di questo flusso continuo, dall'oleificio al consumatore, devono seguire le regole giuste e mantenere integro questo alimento prezioso".

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