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Alimentare: 'Free from', giro d'affari di 6,9 mld di euro

(ANSA) - ROMA, 08 APR - Il "free from" si conferma una delle tendenze più importanti nel mondo alimentare italiano. L' aumento delle vendite non si ferma neppure al tempo della pandemia: in 12 mesi è cresciuto di +2,2% il giro d'affari dei prodotti food sulle cui etichette è specificata l'assenza di un ingrediente, di un additivo o di un nutriente. Il giro d'affari annuo realizzato nei supermercati e ipermercati italiani dal comparto è di 6,9 miliardi di euro. A rivelarlo è l'ultima edizione dell'Osservatorio Immagino di Gs1 Italy, realizzato in collaborazione con Nielsen. Dal report emerge che "grazie a una crescita incessante, anno su anno," l'universo dei prodotti alimentari "free from" è arrivato a generare il 25,4% del giro d'affari complessivo dei 73.590 prodotti alimentari che vengono monitorati dall'Osservatorio Immagino. E' registrato che sulle confezioni degli oltre 13 mila prodotti free from rilevati, l'Osservatorio Immagino ha individuato 17 indicazioni differenti: "senza conservanti" è la più diffusa, "senza antibiotici" la più dinamica (+51,7% di vendite), mentre tra i claim emergenti spiccano "non fritti" (+8,7%), "senza aspartame" (+7,0%) e "senza lievito" (+2,0).

Continua a crescere anche il mondo dei prodotti per chi soffre di allergie o intolleranze alimentari: i 9.600 prodotti che riportano in confezione i claim "senza lattosio" o "senza glutine" o il marchio Spiga Barrata dell'Aic (Associazione italiana celiachia) hanno generato un giro d'affari da oltre 3,9 miliardi di euro, in crescita annua di +14,4%. (ANSA).

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